Consumo di alcol in Europa: Monitoraggio comparativo, i dati della
JA Rarha
Le differenze nelle abitudini di consumo alcolico tra i Paesi
dell’Europa nordorientale e quelli dell’Europa meridionale persistono in
termini di frequenza e quantità di alcol bevuto. Nei primi, infatti, si beve
meno spesso ma si consumano maggiori quantità. Inoltre, mentre nelle nazioni
del Nord Est prevale il consumo di birra e vino, nelle altre si beve
maggiormente birra e superalcolici. Lo riferisce il report finale del Working
Group 4 (Wp4) di Rarha (Reducing Alcohol Related HArm), la Joint Action europea, a cui l’Iss partecipa con
l’Osservatorio nazionale alcol (Ona), mirata a implementare la strategia
europea sulla prevenzione alcologica attraverso la produzione di strumenti per
la pianificazione e l’attuazione di politiche sanitarie sull’alcol. Dal
documento emerge anche che il 20% degli europei presenta disturbi
alcolcorrelati, che il 60% riferisce di aver subito danni al consumo di alcol
da parte di altri e che un quinto ha vissuto durante l’infanzia o l’adolescenza
in un ambiente domestico in cui era presente un forte bevitore.
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il documento completo “Comparative monitoring of alcohol epidemiology across the EU”
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il comunicato stampa (pdf
178 kb)
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la pagina di EpiCentro dedicata alla JA Rarha.