Alcol,
Joint Action Rarha: dall'Istituto Superiore di Sanità i principi e le linee
guida europee di informazione e prevenzione per i decisori politici
Emanuele Scafato
– Osservatorio nazionale alcol, Cnesps-Iss
Il
13 e il 14 ottobre, a Lisbona, si è svolta la conferenza finale di JA
Rarha (Joint Action on Reducing Alcohol Related HArm), la Joint
Action europea mirata a implementare la strategia europea sulla prevenzione
alcologica attraverso la produzione di strumenti per la pianificazione e
l’attuazione di politiche sanitarie sull’alcol. La JA, coordinata dal
Portogallo, ha coinvolto dal 2014 al 2016, 30 Paesi europei (27 Stati Membri +
Islanda, Norvegia e Svizzera), rappresentati da enti e istituzioni pubbliche,
Ong e università, affiancati da organizzazioni internazionali (come lo European
Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, l’Oms, il Gruppo Pompidou e
l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico-Ocse), per un
totale di 32 Associated Partner e 28 Collaborating Partner.
Nell’ambito
del progetto, l’Osservatorio nazionale alcol (Ona) dell’Istituto superiore di
sanità (Iss) è stato designato dal ministero della Salute come partner formale
di riferimento nazionale e ha accettato la proposta dei rappresentanti
governativi degli Stati Membri a collaborare nel coordinamento della produzione
dell’evidenza scientifica e dei principali elementi di orientamento per la definizione
e implementazione di Linee guida europee basate su definizioni comuni di
“consumo a più basso rischio”, delle indicazioni degli elementi nutrizionali (e
non) da porre in etichetta, dei contenuti e delle modalità relative ai
possibili messaggi per la tutela della salute e in particolare per i minori,
dei “warning messages”
sul rischio di patologie (come il cancro) causato dall’alcol, e sui contenuti e
le modalità di comunicazione e prevenzione basate sull’evidenza scientifica.
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