Qualità delle
informazioni sull’uso degli anti-ipertensivi in allattamento
Offrire ai prescrittori, ai professionisti sanitari, alle donne e
al pubblico più in generale informazioni aggiornate e coerenti sulla sicurezza
d’uso dei farmaci in allattamento (in particolare sull’uso degli
anti-ipertensivi). Questo il tema dell’articolo pubblicato il 13 novembre 2015
su Breastfeeding Medicine dal titolo “The difficulties in antihypertensive drug prescription during
lactation: is the information consistent?”, pubblicato dal
gruppo di ricerca dell’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con
l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Secondo l’American Academy of Pediatrics, infatti, una ragione
comune per l’interruzione precoce dell’allattamento è l’uso dei farmaci e la
conseguente raccomandazione (nella maggior parte dei casi non giustificata) da
parte dei medici di interrompere l’allattamento. Uno dei motivi è che le
informazioni sulla sicurezza delle medicine durante l’allattamento espresse da
fonti scientifiche accreditate, come Lactmed (Drugs and Lactation Database, US
National Library of Medicine), e dalle Agenzie regolatorie – incluse quelle
presenti nei foglietti illustrativi (Fi) e nei riassunti delle caratteristiche
del prodotto (Rcp) – non sempre sono uniformi. Questo porta all’adozione di un
principio di prudenza che conduce il medico alla presunzione di un rischio,
delegando alle donne la scelta tra il trattamento farmacologico e
l’allattamento, senza considerare valide alternative dal punto di vista
farmacologico e della gestione dell’allattamento.
L’obiettivo
dello studio era dunque confrontare il grado di accordo tra differenti fonti
ufficiali di informazione sull’uso dei farmaci in allattamento. Le fonti di informazione
hanno incluso le Agenzie regolatorie del farmaco e alcune fonti scientifiche.
Dai database online delle Agenzie Regolatorie europee (European Medicines
Agency e Heads of Medicine Agencies) e statunitensi (Food and Drug
Administration) sono stati reperiti i Fi e i Rcf. Tra le fonti scientifiche,
sono stati selezionati la raccolta di monografie “Medications and Mothers’
Milk” (Hale e Rowe, 2014) e il database LactMed.
Sono state analizzate le informazioni sull’uso di 11 farmaci
anti-ipertensivi durante l’allattamento. Ciò che emerge è che i foglietti
illustrativi e i riassunti delle caratteristiche del prodotto riportano un
profilo di rischio sempre più elevato rispetto a quello espresso dalle fonti
scientifiche selezionate e spesso suggeriscono l’interruzione dell’allattamento
anche per farmaci notoriamente compatibili.
I professionisti sanitari dovrebbero essere supportati da
informazioni ufficiali accurate, esaustive e coerenti sull’uso dei farmaci in
allattamento. Se, come accade nella maggioranza dei casi, il trattamento
farmacologico è compatibile con l’allattamento, i prescrittori dovrebbero
facilitare una scelta informata e consapevole, fornendo alla donna, e alla
coppia, strumenti per monitorare lo stato di salute di madre e bambino durante
la terapia e per segnalare al medico eventuali sintomi o reazioni avverse al
farmaco.
Risorse
utili
Fonte: Epicentro/Iss