Accordo
per contratti lavoro pubblico: raggiunto l’accordo tra Aran e Sindacati, comparti del lavoro
pubblico ridotti a 4
Aran e Sindacati hanno firmato l’Ipotesi di accordo quadro nazionale che
ridefinisce i nuovi comparti e le nuove aree di contrattazione del pubblico
impiego.
L’accordo - che è stato firmato dalla gran parte delle confederazioni sindacali
presenti al tavolo - conclude la trattativa avviata qualche mese fa, a seguito
degli indirizzi impartiti all’Aran dal Governo e dai Comitati di settore delle
Regioni e delle Autonomie locali.
E’ un accordo importante che introduce cambiamenti rilevanti nell’assetto
del sistema contrattuale pubblico.
I comparti di contrattazione passano da 11 a 4, in linea con la norma di
legge che pone un tetto massimo di quattro al numero dei comparti (art. 40,
comma 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001). Si realizza pertanto un
significativo accorpamento degli ambiti sui quali si svolgeranno le trattative
per i rinnovi contrattuali nazionali.
I nuovi comparti sono:
- Funzioni centrali, nel quale
confluiscono gli attuali comparti Ministeri, Agenzie fiscali, Enti pubblici non
economici, Enti di cui all’art. 70 del d.lgs. n. 165/2001 (in particolare:
Enac, Cnel);
- Funzioni Locali, che conserva
il perimetro dell’attuale comparto Regioni-autonomie locali;
- Istruzione e ricerca, nel quale
sono compresi gli attuali comparti Scuola, Accademie e conservatori,
Università, Enti pubblici di ricerca, Enti di cui all’art. 70 del d.lgs. n.
165/2001 (in particolare, Agenzia spaziale italiana);
- Sanità, che non muta
sostanzialmente la sua fisionomia, ricomprendendo gli enti ed aziende
dell’attuale comparto Sanità.
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Comunicato CGIL
Comunicato CISL
Comunicato UIL