Aumento di decessi in Italia nel
2015. Risultati del gruppo di lavoro CCM
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), nel suo bilancio demografico
provvisorio (dicembre 2015),ha segnalato un aumento dei decessi nei primi otto
mesi del 2015 (gennaio-agosto)
di 45mila morti rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, con un
incremento stimato dell’11,3%. Il 19 febbraio 2016 l’Istat ha pubblicato un nuovo rapporto sull’andamento dei morti per mese,
riferito a tutto il 2015, che ha stimato circa 653mila decessi, ben 54 mila in
più rispetto al 2014 (+9,1%). La variazione relativa è particolarmente
accentuata nei mesi invernali ed estivi.
Per fare maggiore chiarezza su quanto accaduto nel 2015, e
considerata la grande importanza del tema e le sue ricadute in termini di
politiche di sanità pubblica, il Ministero della Salute ha convocato a inizio
anno 2016, presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria, un gruppo di ricercatori ed esperti nazionali e
rappresentanti di diverse istituzioni (Ministero della Salute, ISS, Agenas,
Regioni, e Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio) con il compito di
effettuare una prima
analisi critica sul fenomeno dell’eccesso di mortalità del 2015,
sulle cause plausibili ed eventuali indicazioni per la programmazione. Il
Gruppo di lavoro ha prodotto un rapporto preliminare sul fenomeno
dell’incremento di mortalità (costituito da un documento di sintesi e tre
elaborati tecnici di approfondimento).
Presentazione
dei dati
L’analisi effettuata dal Gruppo di lavoro e presentata nel
rapporto è stata possibile grazie al “Sistema di Sorveglianza della Mortalità Giornaliera”
(SiSMG), attivo dal 2004 nelle aree urbane incluse nel progetto CCM-Ministero
della Salute “Piano Operativo Nazionale per la Prevenzione degli Effetti del
Caldo sulla Salute” per la sorveglianza e la prevenzione della mortalità
estiva. Il SiSMG ha permesso di effettuare un’analisi
della mortalità nella classe di età 65+ anni e un’analisi
delle variazioni stagionali (inverno:
trimestre dicembre-marzo, estate: trimestre giugno-agosto), confrontando la
mortalità osservata nel 2015 con quella dei cinque anni precedenti (baseline:
2009-2013). È stata, inoltre, effettuata la
valutazione della variabilità stagionale osservata nel 2015 con quella osservata nel
2012, 2013 e 2014. Per il solo comune di Roma è stata condotta un’analisi della
mortalità per stagione e per causa (mortalità per grandi gruppi, con
particolare attenzione alle cause respiratorie e cardiovascolari), genere e
classi di età.
In
sintesi
Le conclusioni cui giunge il Gruppo di lavoro è che il 2015 è stato sicuramente un anno di mortalità
elevata ma non
dell’ampiezza che potrebbe risultare dalla sola analisi del numero di decessi
del 2015 e del 2014. I dati del SiSMG, in linea con quelli dell’ISTAT,
confermano un incremento del numero di decessi nel 2015, attribuibile in primo
luogo al progressivo incremento della popolazione anziana e, verosimilmente, al
ruolo svolto da fenomeni demografici, riconducibili alle coorti di nati tra la
prima guerra mondiale e negli anni immediatamente successivi. L’analisi dei
tassi di mortalità, standardizzati per età e stratificati per classi di età
decennali, evidenzia che complessivamente il tasso di mortalità del
2015 è stato in linea con il valore medio dei cinque anni precedenti
(2009-2013) ma significativamente più elevato di quello osservato nei due anni
precedenti (2013 e nel 2014).
Leggi tutto e scarica
i documenti su CCM