Carceri, trattamento inumano e
degradante: Antigone predispone le richieste di risarcimento
L'associazione Antigone diffonde
sul proprio sito e presso gli istituti penitenziari un modello per ottenere un
risarcimento o la riduzione di pena per chi ha subito un trattamento inumano e
degradante, ai sensi dell'art.3 della Convenzione Europea dei Diritti
dell'Uomo, in quanto costretto a vivere in una cella con meno di 3 mq. di
spazio.
Si tratta di modelli diversi, utili sia per il ricorso al
magistrato di sorveglianza, che al giudice civile, nel caso di persone non più
attualmente in stato di detenzione.
“In questi giorni è in discussione al Senato il disegno di legge
di conversione del decreto legge sui rimedi compensativi per chi è stato
costretto a vivere in condizioni detentive umilianti – dichiara Patrizio
Gonnella, presidente nazionale di Antigone. Abbiamo predisposto dei modelli di
ricorso consapevoli che non tutti in carcere hanno gli strumenti, in primo
luogo economici, per attivare i loro diritti”.
Va ricordato che il decreto legge prevede uno sconto di pena di
un giorno ogni dieci scontati in celle con meno di 3 mq. di spazio e un
risarcimento di 8 euro al giorno per chi non è più in stato di detenzione. Nei
modelli di ricorso presentati da Antigone c'è anche quello diretto ad ottenere
l'interruzione dello stato di detenzione inumana e degradante per questioni
legate al sovraffollamento, laddove attualmente esistente.
A
questo link i modelli con
un commento dell'Avv. Simona Filippi, difensore civico di Antigone.