Rapporto Carceri
Consiglio Europeo: carcere italiano, il peggiore in Europa
è
stato pubblicato dal Consiglio d'Europa il
rapporto sulle condizioni carcerarie dei paesi membri. I dati fanno riferimento al 2012. Al
netto di tutte le cifre considerate l'Italia risulta la peggiore tra i 28 paesi
dell'Unione. La penultima sui 47 del Consiglio. Solo la Serbia ha un tasso di
sovraffollamento superiore. Il nostro era di 145 detenuti per 100 posti letto.
160 ogni 100 in Serbia. La media europea è di 98 persone per 100 posti.
Di scarso sollievo il fatto che il rapporto giudichi grave la situazione in
almeno 22 Stati. Altrettanto insignificante il fatto che la Grecia - che nel
precedente rapporto aveva numeri peggiori dell'Italia - non abbia consegnato i
dati al Consiglio.
Nel
2012 le carceri italiane erano stipate da 66.271 detenuti per 44.568 posti.
Le cifre dicono che il 36% di questi sono stranieri. I detenuti in attesa di
giudizio sono 12.911 (di cui 10.717 stranieri).
Il 38,8% del totale si trova in cella per reati legati
alla droga, mentre la media europea per lo stesso tipo di reati è del 17,1%.
Il
furto di beni e il traffico di stupefacenti sono i reati per cui più facilmente
si finisce in galera, in Italia come in Europa. Ma in Italia solo lo 0,7% dei
ristretti si trova in carcere per delitti legati alla criminalità organizzata.
Paradossalmente questo dato, rispetto agli altri paesi, è per l'Italia uno dei
più contenuti.
Altra
considerazione. Le misure alternative al carcere o i permessi non incidono sui
rischi per la sicurezza. Se è vero che la maggior parte dei carcerati fugge
durante i permessi d'uscita o quando è in semi libertà, va detto che le persone
fuggite in Italia in queste circostanze sono state 148 nel 2011. In Spagna
1.510, in Francia 888, in Belgio 702. Per di più, le nostre strutture
penitenziarie consentono pochissime fughe. In totale nel 2011 sono evasi 5
detenuti.
Il
primato appartiene alla Svizzera con 33. Seconda l'Austria (30).
In Italia il costo medio di ciascun detenuto è secondo il rapporto di 123,75 euro al giorno nel 2011,
quasi 7 euro in più rispetto all'anno precedente (116,68 euro).
Infine, nel 2011 si sono suicidate in carcere 63 persone. Di più solo in
Francia: 100.
Con
la diffusione dei dati del rapporto sono arrivati anche i ragguagli. Giovanni
Tamburino, direttore dei penitenziari italiani, ha fatto sapere che il
sovraffollamento sta diminuendo. Dalle ultime stime (aprile 2014) la presenza
dei detenuti è quantificabile in 59.700 persone per una capienza di circa 48.309.
In due anni, sono diminuiti di circa 6.500.
(Toni Castellano)
Fonte:
Gruppo
Abele e Consiglio
d’Europa