Caregiver familiari: sulla proposta di legge “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e di assistenza”

È stata ufficializzata, con la pubblicazione del testo, la Proposta di Legge che ora è agli Atti della Camera con il numero 3414. La Proposta (primo firmatario, Iori) reca “Disposizioni per il riconoscimento e il sostegno dell’attività di cura e di assistenza”.

È la prima Proposta compiuta sul delicato tema dei caregiver familiari, cioè sui milioni di persone, che, con varia intensità e durata, si garantiscono assistenza ad un congiunto con gravi limitazioni funzionali.

Sull’impatto sociale dell’attività di cura e assistenza vi è stata indubbiamente fino ad oggi una disattenzione normativa e sostanziale. Le enormi lacune delle politiche sociali sono colmate in larga misura dal welfare familiare in cui è inclusa l’attività dei caregiver familiari. Ma se i conti pubblici traggono un indubbio vantaggio da questa mole di lavoro non retribuito o pagato direttamente dai privati, le famiglie e i singoli ne subiscono pesanti conseguenze in forma di impoverimento (non solo economico), ma anche di salute, di stress, di perdita di opportunità non solo lavorative, subendo spesso situazioni di isolamento se non addirittura segregazione del caregiver stesso e della persona con disabilità.

È verosimile che negli intenti dei proponenti vi sia il lodevole intento di affrontare la questione, anche se, sul profilo operativo la Proposta non sembra foriera di significative mutazioni pratiche.

Il più asetticamente possibile ne descriviamo i contenuti che si declinano in otto articoli di cui l’ultimo è la clausola di invarianza (tradotto: per attuare la norma non ci devono essere nuovi o maggiori oneri per lo Stato). 

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