Celiachia,
relazione al Parlamento anno 2014
“La
salute è un diritto di ogni individuo ed è importante fornire ai cittadini
tutte le informazioni che possano contribuire a renderli consapevoli e a
promuovere comportamenti utili alla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla
cura delle principali patologie.
E’
con questo spirito che anche quest’anno è stata realizzata la Relazione annuale
al Parlamento sulla celiachia, particolarmente ricca di novità importanti,
soprattutto sul piano diagnostico.
La
celiachia è una malattia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente
predisposti in seguito all'assunzione del glutine e colpisce in proporzione più
le donne che gli uomini.
Ad
oggi in Italia risultano 172.197 celiaci:
·
Nord 48 %
·
Centro 22 %
·
Sud 19 %
·
Isole 11 %
Dopo
la diagnosi, saper gestire la propria condizione di celiaco è il punto di
partenza per poter organizzare la propria giornata e la propria vita sociale in
modo consapevole e sereno.
Partendo
da una buona educazione alimentare di base, senza allarmismi e senza
medicalizzare la dieta, e affiancando una corretta analisi dell’etichetta su
cui sono riportati ingredienti, allergeni e profilo nutrizionale dei prodotti
oggi è possibile acquistare in modo autonomo e corretto qualsiasi alimento.
La
garanzia di poter disporre di alimenti sicuri per i celiaci è estesa anche alla
ristorazione scolastica, ospedaliera e pubblica dove oggi è possibile usufruire
di una lista degli ingredienti per ciascun piatto ed identificare quelli senza
glutine. A contribuire a tale servizio nella ristorazione ci sono gli operatori
del settore alimentare, che ogni anno vengono formati e aggiornati per lavorare
al meglio il “senza glutine”.
Con
l’aumento della diffusione delle informazioni, della consapevolezza della
collettività, della sensibilità delle aziende e degli operatori e avendo una
normativa sempre più attenta al consumatore oggi finalmente è meno gravoso il
peso della celiachia per i celiaci e per le loro famiglie.
Consulta Celiachia - Relazione annuale al Parlamento
anno 2014
Fonte: Ministero della Salute