Rapporto Censis, la scure non guarirà la
sanità italiana: “Il sistema di welfare” del 50° rapporto sulla
situazione sociale del Paese 2016
La scure non guarirà la sanità italiana. Il progressivo restringimento del welfare legato agli obiettivi di
finanza pubblica appare evidente nella dinamica recente della spesa sanitaria.
Dal 2009 al 2015 si registra solo una lieve riduzione in termini reali della
spesa pubblica. Nello stesso arco di tempo la spesa sanitaria privata, dopo una
fase di crescita significativa, si riduce a partire dal 2012, per riprendere ad
aumentare negli ultimi due anni (+2,4% dal 2014 al 2015), fino a raggiungere
nel 2015 i 34,8 miliardi di euro, cioè poco meno del 24% della spesa sanitaria
totale. Aumenta poi la compartecipazione dei cittadini alla spesa: +32,4% in
termini reali dal 2009 al 2015 (con un incremento più consistente della
compartecipazione alla spesa farmaceutica: 2,9 miliardi, +74,4%). Gli effetti
socialmente regressivi delle manovre di contenimento si traducono in un
crescente numero di italiani (11 milioni circa) che nel 2016 hanno dichiarato
di aver dovuto rinunciare o rinviare alcune prestazioni sanitarie, specialmente
odontoiatriche, specialistiche e diagnostiche. Anche l'offerta ospedaliera
mostra una progressiva riduzione dei posti letto (3,3 per 1.000 abitanti in
Italia nel 2013 secondo i dati Eurostat, contro i 5,2 in media dei 28 Paesi Ue,
gli 8,2 della Germania e i 6,3 della Francia).
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