|
Comitato di Settore Regioni-Sanità: via
libera all'Atto di indirizzo per la medicina convenzionata
...L'atto di indirizzo approvato
Montaldo:
Un contesto rinnovato che consentirà di incontrare il mondo
della medicina generale , della pediatria e della specialistica su un terreno
innovativo per accrescere la capacità di risposta sanitaria del territorio
Il
Comitato di Settore Regioni-Sanità ha definito lAtto di indirizzo per la
medicina convenzionata. Si
tratta ha spiegato Claudio Montaldo (Vicepresidente della Liguria e
Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità) di un atto che affronta in
modo complessivo la convenzione e non si limita solo ad attuare quanto previsto
dal decreto Balduzzi. LAtto
è stato inviato al Governo (ai Ministri Lorenzin, Saccomani, DAlia e Delrio) e
rappresenta una proposta ha spiegato Montaldo - che consentirà di incontrare
il mondo della medicina generale , della pediatria e della specialistica su un
terreno innovativo per accrescere la capacità di risposta sanitaria del
territorio con unattenzione particolare alla quota crescente di pazienti
cronici. In
questo rinnovato contesto ha aggiunto il Presidente del Comitato di Settore
il ruolo del medico di medicina generale può riacquisire una indispensabile
centralità nel sistema delle cure primarie, allinterno di una dimensione
associazionistica, collegiale e di collaborazione con gli altri operatori
sanitari. Per
questo si legge nellatto che 'è
necessaria una profonda revisione del modello assistenziale territoriale che,
facendo affidamento sui medici convenzionati, promuova, diversamente da quanto
già succede, l'erogazione dellassistenza primaria con modalità
multiprofessionali e integrate'. Il
sistema sanitario ha concluso Montaldo è ormai saldamente articolato sulle
Regioni e quindi è assolutamente naturale che anche gli strumenti che derivano
dai contratti e dalle convenzioni possano aderire meglio alle esigenze delle
singole realtà territoriali. Da regioni.it 13
febbraio 2014
...Comunicato Preiti Fp Cgil Medici
...Intervista QS a Milillo Fimmg
Nota di Redazione SOS Sanità: Ci
preoccupa (e dispiace) la dichiarazione sulle Case della
Salute di Milillo (vedi sopra l'intervista a QS), che ad un certo punto afferma: "Infine, sulla questione delle
nuove forme organizzative, tengano ben presente che queste non sono le Case
della Salute in stile Emilia Romagna che loro hanno in mente. Non se ne parla
neppure". Invece
per noi la riforma delle cure primarie auspicabile è quella che afferma una
maggiore integrazione tra medici convenzionati e servizi socio sanitari nel
territorio, il cui cuore, solido e concreto, possono essere proprio le Case
delle Salute. Qui i cittadini, oltre al medico di fiducia, possono trovare i servizi di cui hanno bisogno, o averne accesso. E qui collaborano i professionisti della sanità e del sociale. Nell’interesse dei cittadini, è tempo di cambiare.
|
|