Rapporto 2016 sul coordinamento della finanza pubblica

Tagli alla sanità cominciamo a riflettersi su qualità dei servizi. Si amplia il divario con gli altri paesi europei

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LE SPESA PER PREVIDENZA E ASSISTENZA pagina 157

Le riforme avviate negli anni novanta hanno inteso dare una risposta in termini di sostenibilità finanziaria ed equità intergenerazionale al finanziamento della spesa previdenziale, a fronte degli effetti del progressivo invecchiamento della popolazione. Ciò ha consentito di ricondurre tale voce di spesa, ma anche quella per prestazioni sociali nel loro complesso, su andamenti di lungo periodo che ne confermano la sostenibilità. Un risultato che pone l’Italia in una posizione di vantaggio rispetto alla gran parte degli altri paesi europei

LA SANITÀ E GLI OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA pagina 255

Negli anni della crisi, il contributo fornito dal settore al risanamento in Italia è stato di particolare rilievo. I dati diffusi di recente dall’OCSE e da Eurostat consentono di apprezzare come questo sia avvenuto in controtendenza rispetto alle grandi economie europee. Si è ampliato infatti il divario con gli altri Paesi in termini di livello di risorse (pubbliche e private) destinate alla spesa sanitaria: gli importi sono oggi inferiori della metà a quelli tedeschi, del 20 per cento a quelli francesi.

Nonostante gli indicatori di performance del settore continuino a porre il sistema italiano tra quelli che garantisce i migliori risultati, l’allungamento della vita e il progressivo invecchiamento della popolazione pone problemi di adeguamento dell’offerta, oggi carente in diverse aree del Paese proprio nell’assicurare una rete di assistenza alle disabilità. La forte pressione sul contenimento delle risorse comincia, infatti, a riflettersi sulla possibilità di adeguare alle nuove necessità la qualità dei servizi offerti, siano essi basati su migliori strutture per l’assistenza o su dispositivi e farmaci ad elevato contenuto tecnologico

Sui ticket: … evitando al contempo che livelli di compartecipazione troppo elevati (specie nella specialistica) favoriscano lo spostamento dal Servizio Sanitario Nazionale verso strutture sanitarie private, minando la stessa possibilità di garantire livelli di assistenza adeguati


 
 

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