SANITA’: REGIONI SU COSTI STANDARD comunicato stampa
Le Regioni considerano fondamentale e non più rinviabile l’applicazione dei
costi standard: una questione che abbiamo per primi proposto come Conferenza
delle Regioni e che ora vogliamo accelerare.
Occorre quindi partire da subito, sapendo che l’applicazione per l’anno
2013 sarà di tipo sperimentale, mentre il 2014 sarà l’anno dell’applicazione a
regime.
Chiederemo un incontro con il Ministro della Salute - che condivide con noi
la necessità di accelerare il buon lavoro già avviato sul Patto per la Salute –
confermando in quella sede la nostra decisione di approvare in Conferenza
Stato-Regioni il Decreto che individua le 5 regioni di riferimento per partire
subito sperimentalmente sui costi standard già nel riparto 2013, considerando
che siamo alla fine dell’anno, e nel 2014 si andrà pienamente a
regime.
Sottoporremo inoltre al Ministro una proposta innovativa per
migliorare ulteriormente la definizione dei costi standard e la loro
applicazione.
Fonte:
regioni.it - mercoledì 6 novembre 2013
Il commento della Cgil (luglio 2013)
Errani costi standard in sanità, presto decreto su 5 Regioni di
riferimento
Dichiarazioni di Chiodi, Cota,
Zaia, Coletto, Lorenzin
Lavoro per siglare il nuovo Patto per la salute
(regioni.it)
Le Regioni danno il via ai costi standard. In particolare la Conferenza delle
Regioni ha proposto l’applicazione già da questo fine anno: in via sperimentale
dal 2013 e in via definitiva dal 2014.
Spiega
il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani: “Approveremo al
piu' presto il decreto sulla definizione delle 5 Regioni di riferimento per i
costi standard e accelereremo con il ministro Lorenzin, ne sono convinto,
il lavoro per siglare il nuovo Patto per la salute''.
L'applicazione
dei costi standard nella sanità, secondo il presidente della Regione Abruzzo,
Gianni Chiodi, ''apre una nuova fase della sanita' regionale. Una prospettiva
nuova in ragione della quale nessuno potra' poi disperdere risorse o lamentare
diversi trattamenti e diversi costi regione per regione. Questo - ha aggiunto
Chiodi - permettera' di allocare meglio le risorse finanziarie messe a disposizione
delle Regioni, eliminando in questo modo le sacche di spreco''.
Per
quanto riguarda il 2014, invece, Chiodi ha detto che le ''Regioni faranno una
loro proposta migliorativa rispetto a quella presentata dal Ministero''.
Per
il presidente della regione Piemonte, Roberto Cota, "hanno vinto la
responsabilita' e l'efficienza. Vi sara' l'applicazione sperimentale gia' da
quest'anno e definitiva dal prossimo, ma si partira' comunque subito".
"Come
Regioni del nord, - ricorda ancora Cota - io, il presidente Maroni e il
presidente Zaia avevamo posto questa questione dal punto di vista politico. Non
si tratta di aver vinto, ma di aver fatto valere il principio della
responsabilita' e dell' efficienza".
Anche
il presidente del Veneto, Luca Zaia, si è detto soddisfatto dell'accordo in
Conferenza delle Regioni sull'introduzione dei costi standard in sanità:
"Battaglia vinta - commenta Zaia -, finalmente si parte! Con l'accordo sui
costi
standard,
riprende un cammino che era stato colpevolmente abbandonato dal 2011. E i
risultati, in termini di finanza pubblica, sono drammaticamente sotto gli occhi
di tutti".
"Si
da' finalmente corpo – aggiunge Zaia - a quella svolta che attendevamo da anni.
Basti pensare che stiamo parlando e aggredendo un volume di risparmi potenziali
pari a decine di miliardi, piu' di qualche finanziaria". "Un
attendismo pernicioso quello posto sulla materia dai governi dal 2011 a oggi –
insiste Zaia -, che ha consentito agli spreconi di continuare a sprecare e agli
esecutivi di applicare i tagli orizzontali che uccidevano i virtuosi e non
colpivano gli scialacquatori di denaro pubblico, avvilivano i servizi e
costringevano le Regioni con i conti in ordine a tirare la cinghia anche piu'
del necessario".
Il
coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Luca
Coletto, ha ribadito: ''Siamo di fronte ad una svolta storica, ad un passo che
deve essere decisivo per risanare finalmente con i giusti metodi il buco della
sanita' italiana. E' stata invertita la rotta, adesso pari avanti tutta''.
''Si
parte subito applicando la normativa che gia' c'e' - aggiunge Coletto - e che
costituisce un totale cambio di rotta rispetto al vecchio e ingiusto criterio
della spesa storica che veniva applicato e regolarmente andava a colpire le
Regioni virtuose come il Veneto. Si sanera' cosi' il non governo della spesa
introdotto con i tagli orizzontali nel 2011''.
''A
ruota - conclude Coletto - va il nuovo Patto per la Salute che dovra' essere un
vero e proprio piano regolatore virtuoso per la costruzione di una nuova
sanita' in Italia''.
E’
positivo il commento del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, all'accordo:
"Una gran buona notizia dalla Conferenza delle Regioni: la partenza dei
costi standard, a cui se ne aggiunge un'altra altrettanto significativa con
l'accelerazione sul Patto della salute".
"Accolgo
con ottimismo l'invito del presidente Errani – aggiunge Lorenzin - e sono
pronta fin da subito a mettere in atto tutte le misure necessarie per render
operativa la 'riforma'. Quanto emerso oggi conferma il buon lavoro svolto
tra Governo e Regioni, quindi possiamo realisticamente avviare un processo di
riqualificazione del Sistema sanitario nazionale che punti su
organizzazione e qualita' fin dal prossimo anno".