Relazione costo del
lavoro pubblico 2016: Corte dei Conti fotografa il crollo dei redditi da lavoro
dipendente. Con il blocco del turn over e delle retribuzioni annullati gli incrementi
dovuti a due tornate contrattuali. 26 mila operatori in meno nel SSN
… Sintetizzando, può affermarsi che il
contenuto della Relazione, nel 2015, secondo i dati diffusi nel mese di marzo
dall’Istat, i redditi da lavoro
dipendente si sono attestati su un valore pari a 161,7 miliardi, con una sorprendente diminuzione rispetto
al 2014 di oltre un punto percentuale, a fronte di previsioni contenute
nella nota di aggiornamento al Def 2015 di una, seppur lieve, ripresa della
dinamica incrementale. Il dato cumulato, a partire dalla emanazione del decreto
legge n. 78 del 2010, vede una riduzione della spesa per redditi da lavoro
dipendente di quasi 11 miliardi (il 6,3 per cento in meno), con un
riposizionamento della variabile ai livelli del 2006, annullando, gli incrementi dovuti a due tornate contrattuali. Il risultato complessivo, come detto
superiore alle attese, va correlato, da un lato, all’adozione di severe misure
di contenimento del turn over dei dipendenti, che hanno prodotto un calo
cumulato dell’occupazione nel settore pubblico, coerente con la diminuzione di
spesa e, dall’altro, al contestuale blocco di ogni incremento retributivo.
Al termine del 2014, il rapporto tra la spesa per redditi da lavoro dipendente
e il prodotto interno lordo vede l’Italia collocata tra i Paesi dell’Unione
Europea maggiormente virtuosi. In linea con la media dei Paesi dell’Unione, si
colloca anche il rapporto tra il numero dei pubblici dipendenti e la
popolazione residente, nonché quello tra spesa di personale e spesa corrente … leggi tutto il Rapporto
26 mila operatori in
meno nel SSN (-3,8%)