Il database Sdo come strumento per il monitoraggio del diabete di tipo 1 nei bambini

Monica Vichi - Ufficio di Statistica, Cnesps-Iss

Lorenza Nisticò - reparto di Epidemiologia genetica, Cnesps-Iss


Nel periodo 2005-2010, in Italia, il valore medio nazionale del tasso di incidenza del diabete mellito di tipo 1 tra i bambini di 0-4 anni di età è pari a 13,4 per 100.000 (IC95%: 12,8-14,0), e risulta più elevato tra i maschi (14,1; IC95%: 13,3-14,9) rispetto alle femmine (12,7; IC995%: 11,9-13,4). La distribuzione geografica del tasso di incidenza risulta molto eterogenea, con le Regioni meridionali che presentano nel complesso valori lievemente più elevati rispetto a quelle del Nord. Il primato spetta però alla Sardegna che mostra il tasso di incidenza più alto rispetto al resto del Paese (55,6 per 100.000). è quanto emerge dai risultati di uno studio condotto dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità, in collaborazione con diabetologi pediatri della Seconda Università di Napoli e dell’Università di Padova, e pubblicato a gennaio 2014 sulla rivista Acta Diabetologica.

Figura: Tassi di incidenza di prime ospedalizzazioni per diabete di tipo 1 tra i bambini di 0-4 anni nelle Regioni italiane

 


 

Il diabete mellito di tipo 1 (Dmt1) è una malattia autoimmune che si manifesta principalmente nell’infanzia ed è caratterizzata dalla distruzione delle cellule b pancreatiche che producono insulina. L’incidenza di questa patologia ha un elevata variabilità geografica a livello mondiale. Negli ultimi decenni è stato riportato un trend in aumento le cui cause sono probabilmente da ricercare nella modificazione generale di fattori ambientali e degli stili di vita. Il monitoraggio dei nuovi casi di Dmt1 riveste una grande importanza per lo studio dell’eziopatogenesi della malattia e per la pianificazione di politiche sanitarie.

L’indagine condotta è particolarmente interessante perché fornisce per la prima volta una stima nazionale dell’incidenza del diabete tipo 1 tra i bambini di 0-4 anni di età utilizzando come proxy l’incidenza delle prime ospedalizzazioni. Lo studio si è basato su un uso “ragionato” delle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo) che sono state sottoposte a un record linkage interno e a un algoritmo di selezione basato anche su criteri clinici accurati e stringenti al fine di includere solamente i casi con una diagnosi ragionevolmente affidabile di diabete tipo 1. I risultati ottenuti possono essere considerati come una stima “minima”. I dati vengono forniti non solo per l’intero territorio italiano ma anche per le singole Regioni e Province autonome.

I risultati ottenuti sono in accordo con le stime di incidenza fornite per alcune Regioni italiane da altri studi che hanno utilizzato diverse fonti di dati. Il database Sdo, quando sottoposto a stringenti criteri di selezione, si rivela essere un prezioso strumento “a basso costo” per il monitoraggio del diabete di tipo 1 nei bambini nelle prime fasce di età.

Risorse utili

per maggiori informazioni sull’indagine e sull’articolo completo “An easy, fast, effective tool to monitor the incidence of type 1 diabetes among children aged 0-4 years in Italy: the Italian Hospital Discharge Registry (IHDR)” (pubblicato su Acta Diabetologica a gennaio 2014) è possibile contattare Monica Vichi (Ufficio di Statistica, Cnesps-Iss) e Lorenza Nisticò (reparto di Epidemiologia genetica, Cnesps Iss) ai rispettivi indirizzi di posta elettronica: monica.vichi@iss.it e lorenza.nistico@iss.it

Pubblicato: pagina web epicentro - 6 febbraio 2014


 
 

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