Difendete
il Ssn e i suoi professionisti: l'appello dei medici e dirigenti sanitari a
governo e regioni
In
una lettera i sindacati elencano le 5 criticità e chiedono un incontro al
Presidente Renzi
Subito la legge sulla responsabilità professionale. Avviare
la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro. Riconoscere la
peculiarità dei medici e dirigenti sanitari. Trovare una soluzione definitiva
al problema del precariato in sanità. Allineare il numero dei contratti di
formazione specialistica con quello dei laureati.
Sono queste le cinque richieste che le organizzazioni
sindacali della dirigenza medica, sanitaria, tecnica e professionale hanno
elencato in una lettera inviata al Presidente Renzi, ai Ministri Lorenzin e
Madia, al Presidente Errani e al coordinatore degli Assessori alla salute
Coletto che si conclude con la richiesta di un incontro per cercare soluzioni
esaustive.
Si tratta di temi prioritari per la tenuta del Sistema
Sanitario - si legge nella lettera allegata - che al nuovo Governo chiedono
segnali positivi, un inequivocabile riconoscimento della centralità del SSN
pubblico come strumento imprescindibile del diritto alla salute, il solo che la
Costituzione definisce fondamentale. Da un tale dibattito non possono,
comunque, essere esclusi i professionisti, sul lavoro dei quali si basano tale
centralità e tale diritto.
Condannare la sanità pubblica a non reggere l'onda d'urto
della crisi e ad essere spazzata via, come in Grecia ed in Spagna, significa
incidere sullo stesso grado di civiltà di un Paese, come la vicenda greca
dimostra. Ma si tutela il sistema delle cure se si tutela chi quelle cure è chiamato
ad erogare. Non sarà possibile mantenere un Sistema Sanitario equo, solidale ed
universalistico, se i professionisti del Servizio Sanitario vengono sconfitti
nei propri valori etici e deontologici, ridotti ad ingranaggi di un apparato
che continua a scaricare su di loro l'insostenibile obbligo di continuare a
colmare il vuoto tra le attese dei cittadini e le risorse a disposizione.
Il testo della lettera
Fonte: pagina
web fp cgil medici