Come
diminuire il costo dei farmaci: gli USA evidenziano le soluzioni europee (e
italiane)
Non è la prima volta che dagli Stati Uniti si guarda ai modelli del
Vecchio Continente per trovare proposte per garantire la sostenibilità
economica dei sistemi sanitari e contemporaneamente salvaguardare la salute dei
pazienti e il loro accesso alle cure. Sul sito del The New York Times, nella
sezione che appunto porta il titolo “The New Health Care” dedicata alle
inchieste sui cambiamenti degli scenari globali della sanità, l’Europa - e in
particolare l’Italia - viene portata come esempio virtuoso per la sua politica
di contenimento dei prezzi dei farmaci, applicata nel rispetto del valore
dell’innovatività terapeutica.
Negli USA, infatti, il dibattito attualmente si concentra sulle
strategie per ridurre il costo dei medicinali (di gran lunga più alti rispetto
ai Paesi Europei), senza minare la possibilità di premiarne il grado di
innovazione e dunque inibirne l’eventuale sviluppo futuro. L’autore
dell’articolo riflette innanzi tutto sul concetto stesso di innovazione: non
tutti i farmaci apportano benefici decisamente considerevoli; molti infatti ne
procurano di marginali, ma a costi – negli USA – davvero elevati. La soluzione
potrebbe essere quella di adottare il sistema del “prezzo di riferimento” –
propone e spiega l’esperto di economia sanitaria - applicato a raggruppamenti di
farmaci terapeuticamente assimilabili. Approccio adottato in Italia, così come
in Germania e in Spagna, che consente una riduzione media del costo dei
medicinali tra il 7 e il 24%. …leggi
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