La distrazione al volante raddoppia il rischio di incidenti

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·         Risultati

·         Come è stato realizzato lo studio

·         Indicazioni per decisori e professionisti

·         E intanto in Italia ...

·         Riferimenti bibliografici

Da sapere

La distrazione, da sola o insieme con altri fattori, siano essi errore o condizione fisica o psichica compromessa (per abuso di alcol o droghe, stanchezza, stato emotivo agitato) è deleteria per la sicurezza di chi guida.

Chi è al volante è impegnato in attività che distraggono la sua attenzione per oltre il 50% del tempo di guida, raddoppiando così il rischio di avere un incidente stradale.

La distrazione da uso del cellulare occupa più del 6% del tempo trascorso al volante e aumenta di quasi 4 volte il rischio di incidente stradale e il dato è in netta crescita con l’emergenza, riferita soprattutto alla fascia dei giovani, rappresentata dalla consuetudine di possedere strumenti sempre collegati a internet, con cui interagire e navigare in ogni momento e in ogni occasione. 

Risultati

Quelli in evidenza sono i risultati più interessanti dello studio Dingus 2016, condotto negli USA dal Virginia Tech Transportation Institute: con un metodo di osservazione sul campo il team di ricercatori ha montato sui veicoli di partecipanti volontari videocamere, sensori e radar per registrare e raccogliere dati sulla velocità, la posizione GPS dell’auto, l’accelerazione, la distanza dalle altre auto, ma anche la direzione dello sguardo di chi guida e la presenza di alcol. Sono stati filmati oltre 3.500 guidatori, da 16 a 98 anni di età, per più di 50 milioni di chilometri, per un periodo di 3 anni, in 6 differenti località degli USA.

Secondo lo studio Dingus 2016 i comportamenti del guidatore che contribuiscono all’evento incidentale sono riconducibili ai seguenti fattori:

·         uno stato non ottimale di chi è al volante, compromesso per effetto di alcol o droghe, stanchezza / colpo di sonno, stato emotivo (rabbia, tristezza, pianto, agitazione);

·         errori nella performance di guida - conduzione del veicolo, manovre scorrette;

·         temporaneo errore di giudizio - guida aggressiva, alta velocità

·         distrazione - uso di dispositivi portatili o in dotazione all’auto, interazione con i passeggeri, fattori esterni


In sintesi, su 905 incidenti avvenuti nel periodo di osservazione, nell’ 87,7 % degli incidenti è presente almeno un errore / condizione compromessa o un momento di distrazione del guidatore: nel 73,7% degli incidenti è stato compiuto qualche tipo di errore, nel 68,3%qualche tipo di distrazione e nel 54,5% errore e distrazione contemporaneamente.  Questi risultati dimostrano che la distrazione di chi guida ha un impatto deleterio da sola o insieme con altri fattori, siano essi rischio o condizione fisica o psichica alterata.       

Condizioni di chi è al volante

Complessivamente le condizioni non ottimali del guidatore aumentano di 5 volte il rischio di incidente e sono presenti per l’1,92% del tempo di guida; ma se si parla di guida in stato di ebbrezza il rischio aumenta di 36 volte, anche se questa condizione è presente solo per lo 0,1% del tempo di guida, un valore molto basso contrariamente alle attese.  
Una condizione presa in esame dallo studio, spesso trascurata ma che aumenta di quasi 10 volte il rischio di incidente è uno stato emotivo alterato per rabbia, agitazione o tristezza; anche se caratterizza solo lo 0,2% del tempo di guida. 

Errori nella performance di guida

Complessivamente l’errore aumenta il rischio di incidente di 18 volte ed è presente per il 5% del tempo di guida. Tuttavia alcuni tipi di errore - il mancato rispetto del diritto di precedenza, la frenata improvvisa e inopportuna -  aumentano il rischio di incidente anche di centinaia di volte (per esempio il mancato rispetto del diritto di precedenza aumenta il rischio di incidente di 936 volte). Sono però comportamenti molto rari. 

Errori di giudizio

Sono inclusi gesti di imprudenza da parte di chi guida, per esempio un eccesso di velocità, oltre i limiti previsti o inopportuna per le condizioni climatiche o ambientali / stradali; da considerare anche forme di guida aggressiva, per esempio non rispettare la distanza di sicurezza o superare in modo illecito. Complessivamente l'errore di giudizio aumenta di oltre 11 volte il rischio di incidente ed è presente per il 4% del tempo di guida: tutte le sottocategorie dell'errore di giudizio aumentano il rischio di incidente in un range che oscilla da 5 a 35 volte.

Distrazione

In evidenza è il tempo che un guidatore impegna in attività che sono causa di distrazione - complessivamente quasi il 52 % - e che raddoppia il rischio di incorrere in un incidente. Questo significa che chi è al volante per oltre metà del tempo del suo viaggio raddoppia il rischio di provocare o subire un incidente, se è impegnato in un’attività che lo distrae. E tra le varie attività quelle che obbligano a distogliere lo sguardo dalla strada sono le più pericolose: digitare su i-pad e palmari (aumenta di 12 volte il rischio di incidente), leggere / scrivere (aumenta di quasi 10 volte il  rischio di incidente), cercare di afferrare un oggetto (aumenta di 9 volte il rischio di incidente), mandare sms dal cellulare (aumenta di oltre 6 volte il rischio di incidente).

Altre attività che causano distrazione, bere o mangiare, aggiustarsi unghie e capelli, truccarsi sono invece stimate poco rischiose. Parlare al cellulare, attività controversa dal punto di vista del rischio che rappresenta – alcuni studi la considerano pericolosa altri innocua – aumenta il rischio di incidente di 2.2, superando di pochissimo il rischio complessivo della categoria (2.0).

Uno dei comportamenti più spesso messi in atto è l’interazione con un passeggero (prevalenza del 14, 58%) anche se il rischio di incidente aumenta circa una volta e mezza. Invece l’interazione del genitore con il bambino seduto sul sedile posteriore ha un effetto protettivo, con un rischio di incidente inferiore ad 1 (0.5): questo forse perché quando l’adulto trasporta un bambino guida in modo più sicuro, presta maggiore attenzione e rallenta la velocità. 

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