Al via la Formazione a
distanza (Fad) sull’allattamento al seno
La promozione dell’allattamento materno è considerata da tempo una
priorità di salute pubblica. Le più qualificate organizzazioni internazionali,
quali Oms e Unicef si sono espresse sull’importanza dell’allattamento esclusivo
e prolungato al seno quale apportatore di positivi effetti sul benessere
fisico, psicologico, sociale per i singoli, a partire dalle madri e dai
bambini, le famiglie, la comunità e di conseguenza anche per il sistema
sanitario. L’importanza dell’allattamento materno è tale da essere espressamente
indicato dall’Unicef come un diritto nell’art 24 della Convenzione per i
diritti per l’infanzia del 1989.
Il numero delle donne che allattano al seno è sicuramente in
aumento rispetto a qualche decennio fa, ma esistono ancora barriere culturali
all’applicazione delle raccomandazioni dell’Oms e dell’Unicef, secondo cui:
«nei primi sei mesi di vita i bambini devono essere alimentati esclusivamente
con latte materno e successivamente integrare le poppate con cibi
complementari idonei e sicuri, proseguendo l’allattamento fino all’età
di due anni e oltre».
Nel corso degli anni, diversi interventi sono stati messi a punto
per sostenere le donne nell’allattamento. Un ruolo di primo piano è stato
svolto da Oms e Unicef che hanno avviato negli anni novanta a livello mondiale
l’iniziativa “Ospedale amico dei bambini”, che si propone di proteggere,
promuovere e sostenere l’allattamento nei punti nascita, fornendo alle donne e
all’intera famiglia le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole
sull’alimentazione del bambino. Se a oggi in Italia sono circa una ventina gli
ospedalibaby-friendly,
che rappresentano il 4% dei parti effettuati nel nostro Paese, sono più di un
centinaio quelli che stanno lavorando per ottenere il riconoscimento.
Questa iniziativa ha contribuito a innalzare i tassi di
allattamento al seno, ma si è dimostrata solo parzialmente efficace nel
sostegno dell’allattamento a medio e lungo termine. Per questo l’Oms e l’Unicef
hanno incoraggiato i sistemi sanitari a fare un ulteriore passo e ad allargare
l’impegno sul territorio al fine di promuovere una cultura dell’allattamento
nell’intera comunità. è nata da questa sollecitazione l’esperienza della
“Comunità amica dei bambini”, che dopo essersi affermata in molti paesi anglofoni,
nel 2007 è stata lanciata anche in Italia, in collaborazione con l’Asl di
Milano. Quest’ultima nel 2011 ha ricevuto il riconoscimento di prima “Comunità
amica dei bambini” in Italia.
La Comunità è intesa come una struttura socio-sanitaria territoriale
in cui tutti gli operatori dei servizi a contatto con donne in gravidanza,
madri e bambini adottano standard di buone pratiche assistenziali che hanno lo
scopo di proteggere, promuovere e sostenere l’avvio e la durata
dell’allattamento materno. Allo stesso tempo assicura che le donne che hanno
scelto di non allattare al seno siano sostenute nella loro decisione e ricevano
informazioni indipendenti da interessi commerciali e basate sulle più recenti
prove scientifiche per una corretta alimentazione del loro bambino.
Al
momento due Asl hanno già ricevuto il riconoscimento di “Comunità amica dei
bambini” (Milano e Sondrio), altre 9 hanno superato la fase 1 (documentale) di
valutazione (San Bonifacio, Milano 1, Massa Carrara, Bassano, Trieste, Azzano
X, Osimo, Roma B, Milano 2).
La
formazione di base, quanto l’aggiornamento continuo per gli operatori sanitari
devono essere migliorate, nello stesso modo in cui, oltre che per
l’allattamento al seno, si stanno introducendo miglioramenti su altri temi di
assistenza sanitaria. Per una madre, tra le barriere alla realizzazione di un
allattamento di successo, è infatti non trovare un sostegno adeguato da parte
degli operatori sanitari ospedalieri e territoriali. Questo aiuto competente si
basa su una formazione aggiornata, basata sulle prove di efficacia. Offrire
educazione continua interdisciplinare in accordo con le linee guida dell’Oms e
dell’Unicef, come la formazione a distanza dell’Iss, rappresenta una tappa
fondamentale per diffondere buone pratiche al personale interessato, con particolare
attenzione per gli operatori di primo livello per la maternità e l’assistenza
all’infanzia, ma anche per le mamme, prime protagoniste di questa scelta di
salute per sé e il proprio bambino.
A chi si rivolge
La partnership tra il programma Guadagnare Salute e l’iniziativa
“Insieme per l’allattamento”, promossa da Istituto superiore di sanità, Unicef
Italia e Asl Milano, ha permesso di sviluppare questo percorso formativo a
distanza (Fad) rivolto a tutti i professionisti della salute che, a
diverso titolo, entrano in contatto con donne in gravidanza, mamme, papà e
bambini. Il percorso Fad è parte integrante di un insieme di iniziative di
aggiornamento che ha lo scopo di aumentare le conoscenze in tema di fisiologia
dell'allattamento materno e di gestione appropriata dei comuni problemi che si
possono presentare, di fornire indicazioni su come accedere a un’affidabile
fonte di riferimento per la prescrizione di farmaci alle madri che allattano al
seno e su come indirizzarle alle figure più appropriate per l’aiuto e il
sostegno all’allattamento. Per la riuscita dell’iniziativa “Insieme per
l’allattamento”, in ospedale come nel territorio, è essenziale che tutti gli
attori giochino attivamente il proprio ruolo all’interno della rete di
sostegno.
Il corso è aperto, senza crediti Ecm, anche alle madri che fanno
parte di gruppi di sostegno tra pari attivi nel territorio e possono offrire un
sostegno efficace ai bambini, alle madri e alle famiglie.
Come
accedere alla Fad
Per usufruire dell’offerta formativa occorre collegarsi alla piattaforma goal e
registrarsi cliccando sulla scritta “registrati” posta in alto a destra della
testata. Una volta effettuata la registrazione l’utente riceverà per e-mail un
codice pin che consentirà l’accesso alla pagina di presentazione del corso e
alle attività previste. Si ricorda che per ottenere gli 8 crediti assegnati a
questa Fad è necessario portare a termine tutte le attività indicate come obbligatorie.
Il percorso Fad sarà attivo fino al 30 aprile 2014.
Fonte: Epicentro 31 ottobre 2013