Accorpamenti delle ASL in Italia, Fiaso: una riposta adeguata per la
sostenibilità del SSN ?
Presentazione
Il numero delle Aziende Sanitarie si sta progressivamente
riducendo. Si è passati dalle 228 del 1995 alle attuali 119, fenomeno
particolarmente marcato negli ultimi anni. I dati del Ministero della Salute
confermano questo andamento: 147 nel 2010, 139 nel 2015 e 119 nell'aprile del
2016.
Questa tendenza si accentuerà nei prossimi mesi. In alcune
Regioni sono in avanzata fase di studio normative che ridurranno ulteriormente
il numero. Nel Veneto le Aziende dovrebbero ridursi a sette dalle attuali 21,
una per provincia oltre all'Azienda "Zero" che si occuperà di
programmare la sanità veneta, nel Lazio dalle attuali 10 si prevede la
riduzione a 6 (due per la città di Roma), in Sardegna dove, delle attuali 8
Asl, è stata creata l’unica Azienda denominata Asur, ripetendo l’esperienza già
realizzata nelle Marche.
Gli accorpamenti delle Aziende sanitarie possono essere una
concreta risposta alle necessità di efficacia, di efficienza e di sostenibilità
per i prossimi anni, eliminando gli sprechi, controllando la domanda,
migliorando la salute della popolazione?
Può questa nuova riorganizzazione porre rimedio alla progressiva
uscita dal servizio sanitario nazionale di parti crescenti di popolazione,
all'inarrestabile indebolimento del servizio, all'apertura di enormi spazi del
privato profit e non profit nei settori della produzione e dell'offerta dei
servizi e delle assicurazioni integrative e sostitutive?
Il Convegno, prendendo spunto dalla letteratura internazionale e
con un approccio di Evidence-based Healthcare, cercherà di dare risposte a
queste domande e avrà il compito di verificare se questo fenomeno, che appare
inarrestabile, abbia concreti rischi che gli obiettivi auspicati dai decisori
regionali non siano raggiunti con rilevanti ripercussioni sull'assistenza e
sulla capacità di tenuta del SSN.
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