Sicurezza sanitaria globale, a
Roma l'incontro dei Ministri della Salute di GHSI
"Abbiamo
parlato di come combattere le pandemie che riguardano uomini e animali, sempre
più frequenti, e abbiamo deciso di rafforzare gli scambi di campioni biologici
di virus anche al di là dei Paesi qui rappresentati. Abbiamo inoltre affrontato
il tema della resistenza agli antimicrobici, che sta diventando un problema
globale: a livello internazionale, si sta lavorando insieme all'Oms per una
strategia comune in grado di combatterla. Uno degli elementi che emergono come necessari
è il fatto di dissuadere dall'utilizzo degli antibiotici quando non sono
strettamente necessari, sia per la cura degli esseri umani che degli
animali."
Lo ha detto il
Ministro Beatrice Lorenzin, illustrando le decisioni finali concordate durante
il 14° meeting dei Ministri della Salute della Global Health Security
Initiative (GHSI), che si è tenuto a Roma il 13 dicembre ed ha affrontato il
tema delle sfide sanitarie globali.
GHSI è un
network che raccoglie i rappresentanti delle Amministrazioni sanitarie centrali
dei Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e
Stati uniti d’America), del Messico e della Commissione europea.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) assicura la sua consulenza tecnica
all’iniziativa.
Il meeting di
Roma ha affrontato temi come la priorità nella preparazione collettiva di una
risposta a possibili minacce di natura chimica, biologica e radio-nucleare (sia
naturali che intenzionali), lo scambio di informazioni in caso di emergenze e
la gestione della comunicazione del rischio al verificarsi di queste.
"Negli
ultimi due anni – si legge nel documento
finale del meeting -
abbiamo dovuto affrontare due virus, l' influenza aviaria A (H7N9) e la
sindrome respiratoria mediorientale da Coronavirus (Mers-CoV), ognuno dei
quali ha il potenziale di causare una pandemia globale".
Da qui la
necessità - sottolineata nella conferenza stampa finale dal Ministro della
Salute, Beatrice Lorenzin - di "rendere più rapido lo scambio di campioni
biologici" anche al di fuori dei Paesi aderenti al network, in modo da
"rendere sempre più veloce ed efficace la capacità di risposta a
potenziali pandemie, magari legate allo sviluppo di nuovi virus".
La condivisione
di questi campioni, hanno ammesso i Ministri, è complicata da regolamenti e
leggi nazionali, oltre che da fattori come i diritti della proprietà
intellettuale, ma è la sola soluzione capace di garantire "una tempestiva
risposta pubblica" ad eventuali emergenze.
Con riferimento
alla resistenza antimicrobica, essa rappresenta "una minaccia alla
sicurezza globale della salute pubblica" ed "una preoccupazione
crescente dei Paesi membri del GHSI a causa del suo impatto sulla salute delle
popolazioni mondiali, sulla sicurezza alimentare, sull' ambiente e
sull'economia in genere".
La riunione dei
Ministri è stata preceduta il 12 dicembre da incontri preparatori dei
Direttori Generali e Dirigenti dell’area di prevenzione e sanità pubblica dei
Ministeri della Salute, che si sono svolti presso la sede del Ministero di
Viale Giorgio Ribotta, 5.
Per
approfondire:
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Documento
finale del meeting
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Cos'è GHSI
Fonte: Ministero della Salute