Infezioni perinatali: le nuove raccomandazioni Oms

Le infezioni batteriche del tratto genitale e dei tessuti circostanti contraibili nel periodo compreso tra la rottura delle acque e 42 giorni dopo il parto (infezioni perinatali) sono responsabili di circa un decimo delle morti materne a livello globale e possono causare serie disabilità a lungo termine (come dolore pelvico cronico e infertilità secondaria). Inoltre, le infezioni perinatali rappresentano un pericolo anche per la vita dei neonati, arrivando a causare quasi 1 milione di decessi infantili ogni anno. Per aiutare gli operatori sanitari e i decisori nelle attività di prevenzione e trattamento delle infezioni perinatali e delle loro complicanze, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) pubblica le nuove raccomandazioni “WHO recommendations for prevention and treatment of maternal peripartum infections”. Tra le varie indicazioni, il documento sottolinea la necessità di un corretto uso degli antibiotici promuovendone l’uso in caso di procedure a rischio e scoraggiandone l’impiego non appropriato anche per contenere il crescente fenomeno dell’antibiotico resistenza.

Per approfondire consulta: il documento completo “WHO recommendations for prevention and treatment of maternal peripartum infections”; l’evidence brief; il comunicato stampa; il commento pubblicato il 28 settembre 2015 su The Lancet (“New WHO guidance on prevention and treatment of maternal peripartum infections”).

Fonte: Epicentro/Iss


 
 

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