Riorganizzazione Istat, Save
the Children: dati sociali sono fondamentali per identificare interventi
efficaci
Save the Children esprime la propria
preoccupazione in relazione alle notizie apparse sulla stampa in merito ad una
riorganizzazione interna dell’Istat che potrebbe portare alla perdita di
centralità delle statistiche sociali. L’organizzazione è infatti profondamente
convinta della necessità, per l’Italia, che l’Istituto nazionale di statistica
prosegua ed anzi intensifichi il suo indispensabile impegno in questo campo.
“In questi anni, Save the Children ha
sviluppato con Istat una proficua collaborazione per fare luce sulla condizione
dell’infanzia e dell’adolescenza, con la pubblicazione annuale dell’Atlante
dell’infanzia a rischio in Italia, approfondendo fenomeni quali la povertà
minorile, l’integrazione dei minori di origine straniera, l’approccio alle
nuove tecnologie, la violenza domestica, e tanti altri problemi che necessitano
un costante lavoro di ricerca e misurazione, indispensabile per definire
strategie di intervento efficaci”, ha dichiarato Raffaela Milano, Direttore
Programmi Italia- Europa di Save the Children, l’organizzazione dedicata dal
1919 a salvare i bambini in pericolo e tutelarne i diritti.
“Ci auguriamo che l’Istituto di
statistica nazionale valorizzi questo patrimonio, proseguendo e rafforzando
l’impegno in questi ambiti. È ciò che, peraltro, oggi chiede all’Italia anche
l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, per la quale sono stati recentemente
definiti più di 200 indicatori di misurazione, con le dovute disaggregazioni –
territoriali, di genere, etc. –, perché nessuno resti indietro rispetto agli
obiettivi prefissati.”, conclude Raffaela Milano.
Fonte: save the children italia