Il lavoro che include: disabilità, discriminazioni e lavoro.
Report Unar
Sono
stati presentati durante la conferenza stampa “Il lavoro che include”, i dati 2014 sulla discriminazione nel mondo del lavoro in Italia
raccolti dall’UNAR,
l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della
Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La
Conferenza è stata organizzata da UNAR, Fondazione Sodalitas, Fondazione
Adecco per le Pari Opportunità e People nell’ambito di Diversitalavoro, il Career Forum delle Pari Opportunità che dal 2007 facilita l’accesso al
mercato del lavoro a persone con disabilità, appartenenti alle categorie
protette, di origine straniera e transgender, coinvolgendo Imprese e
Istituzioni.
Il 2014 non ha permesso di registrare significativi miglioramenti in materia di
discriminazione nei contesti di lavoro in Italia. Le denunce di atti discriminatori riconducibili al lavoro sono state infatti il 18,8% del totale contro il 16%
del 2013, anno in cui – rispetto ai 12 mesi
ancora precedenti – il lavoro aveva subito un importante ridimensionamento (nel
2012 questo tipo di denunce erano il 37,7%) a scapito dei mass media, che anche
per il 2014 mantengono questo infelice primato (24,9%). Il principale momento in cui si
verificano gli atti discriminatori riconducibili al lavoro è, anche per il
2014, l’accesso all’occupazione (79,7%; nel 2013 era il 71,9%). Rispetto ai 12 mesi precedenti risultano più frequenti episodi di
discriminazione riconducibili alla razza e all’etnia (53,6%; nel
2013 il 37,7%) più che all’età (34,9%; nel 2013 il 47,8%). leggi tutto su UNAR