Lazio, il nuovo piano per
abbattere le liste d'attesa in sanità
Il nuovo piano per abbattere
le liste d'attesa
Priorità a chi ha più urgenza, nuove
regole relative all’intramoenia, responsabilizzando le aziende sanitarie,
trasparenza e nuove regole nella gestione delle liste d’attesa, recall per i
pazienti che aspettano da troppo tempo di fare un esame. Possiamo farlo perché
i conti sono finalmente in ordine e questo ci consente anche di dotare le
strutture sanitarie del Lazio di nuovo personale.
Sul Piano è stata
sottoscritta anche un Intesa
tra Regione Lazio e Cgil, Cisl Uil
Separazione tra prime visite e prestazioni e visite di controllo
non urgenti. Oggi tutte le
prestazioni finivano in un unico flusso: dall’esame oncologico prescritto
d’urgenza dal medico al richiamo per un paziente cronico con diabete, che dovrà
fare una visita di controllo una volta l’anno. Adesso invece il primo accesso,
cioè le prime visite e le prime prestazioni terapeutiche, sarà separato da
tutte le visite di controllo che non hanno urgenza di essere effettuate e che
possono essere programmate direttamente dai medici o dalle strutture, senza
passare per le liste di attesa ma per liste di prenotazione. D’ora in poi ci
saranno quindi due flussi distinti, a beneficio delle aree relative alle
prestazioni più urgenti e più critiche.
Per quanto riguarda la prima
classe di prestazioni, quella relativa al primo accesso, il medico
dovrà indicare il grado di urgenza della prestazione richiesta sulla base di
criteri clinici condivisi:
- u = urgente da eseguire entro 72 ore
- b = breve 10 gg
- d = differibile 30 gg per le visite 60 gg per le prestazioni
strumentali
- p = programmata 180 gg
Le prestazioni
di controllo invece non entrano nelle liste d’attesa, poiché sono
programmate e prenotate direttamente dal medico o dalla struttura che prende in
carico il paziente …
leggi tutto su Regione Lazio