Appello delle associazioni sulle pessime condizioni in cui vengono ospitati i migranti

Emergenza insediamenti informali: più impegno dalle istituzioni per un'accoglienza dignitosa

In questi giorni prosegue ininterrotto l'arrivo in Italia di minori, donne e uomini in fuga da violenze, conflitti e persecuzioni attraverso il Mar Mediterraneo, con l'insopportabile carico di naufragi e migliaia di morti in mare. Attualmente il numero degli arrivi segue lo stesso andamento del 2015 quando in tutto l'anno si sono registrati 150 000 migranti sbarcati nel nostro Paese.

Il blocco della cosiddetta "Rotta balcanica" a seguito della chiusura delle frontiere e dell'accordo tra Unione europea e Turchia del 18 marzo, rischia di incrementare ulteriormente i flussi di ingresso in Italia, con l'intensificarsi della "Rotta del Mediterraneo centrale" con partenze dalla Libia e dall'Egitto e con la possibile riapertura di canali attraverso l'Adriatico.

L'Unione Europea ha richiamato l'Italia al pieno rispetto del "Regolamento Dublino" che impone ai migranti provenienti da Paesi terzi in cerca di protezione internazionale di restare nel Paese membro di ingresso. Alle procedure più rigide di identificazione nei centri hotspot di ingresso nel nostro Paese, si affiancano controlli più serrati e minacce di erigere autentici muri presso le frontiere di uscita con la Francia (Ventimiglia) e l'Austria (Brennero) … leggi l’Appello con la lista dei Promotori

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