Impatto delle malattie infettive sui migranti in Europa: il report Ecdc

Il nuovo report “Assessing the burden of infectious diseases among migrant populations in the Eu/Eea”, pubblicato a maggio 2014 dall’Ecdc, mostra che, a livello di popolazione, i migranti sono sostanzialmente sani ma più vulnerabili ad alcune patologie (in particolare Hiv e Tubercolosi) rispetto alla popolazione nativa dei Paesi ospiti. Le popolazioni migranti nell’Ue tendono inoltre ad avere una diagnosi di Hiv più tardiva ed esiti clinici peggiori. Barriere legali, amministrative, culturali e linguistiche in molte realtà Europee nell’accesso di queste popolazioni al test Hiv sono identificate come aspetti da affrontare per migliorare la diagnosi precoce di questa patologia. Sebbene le popolazioni migranti siano anche vulnerabili alla Tubercolosi, il rapporto Ecdc conclude che questo non aumenta il rischio di infezione nelle popolazioni native. I dati disponibili suggeriscono inoltre che le popolazioni migranti siano affette con minore frequenza da forme di infezione tubercolare multi-resistente. Per maggiori informazioni leggi il documento completo 


Fonte: epicentro


 
 

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