Nigeria, bambini avvelenati in miniera, Save the Children: sdegno, bambini vittime delle peggiori forme di sfruttamento minorile

“Quanto accaduto in Nigeria non può non colpirci e farci riflettere. 28  bambini hanno trovato oggi la morte in una miniera, ma sono tantissimi i bambini che ogni giorno rischiano la propria vita perché coinvolti in lavori particolarmente rischiosi, che mettono in pericolo il loro benessere psico-fisico. Stiamo parlando di un esercito silenzioso di 85 milioni di piccoli lavoratori, invisibili per il mondo, che di tanto in tanto popolano le pagine dei giornali uscendo dal loro silenzio quando oramai hanno perso la cosa più preziosa: la vita”, dichiara Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children. “Non possiamo attendere che accada di nuovo”.

“È fondamentale prevenire e lottare contro le peggiori forme di lavoro minorile e garantire che i bambini possano avere accesso a sistemi di protezione che possano ridurre i fattori di rischio”, conclude Valerio Neri. “Questo significa lavorare ogni giorno affinché venga fornito supporto ai bambini e alle loro famiglie e – anche attraverso le comunità di appartenenza –è altrettanto fondamentale garantire che i bambini abbiano accesso ad un’istruzione di qualità e a servizi di supporto adeguato”.

Nota per l’editore:

Quando si parla di lavori “particolarmente rischiosi” ci si riferisce a quelle definite dall’art.3 della convenzione ILO 182,tra cui forme di schiavitù o pratiche analoghe alla schiavitù, l’asservimento, il lavoro forzato o obbligatorio, prostituzione, produzione di materiale pornografico o di spettacoli pornografici, l’ingaggio o l’offerta del minore ai fini di attività illecite, qualsiasi altro tipo di lavoro che, per sua natura o per le circostanze in cui viene svolto, rischi di compromettere la salute, la sicurezza o la moralità del minore.

L’art. 32 della Convenzione sui diritti dell’infanzia prevede che gli Stati riconoscano il diritto dei bambini di essere protetti contro lo sfruttamento economico e di non essere costretti ad alcun lavoro che comporti rischi o possa mettere a repentaglio la sua educazione, nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale.

Fonte: Save the Children


 
 

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