Sbilanciamoci!: Tutte le ombre del Def
Il Documento di economia e finanza del governo riconferma
l’adesione totale del governo all’approccio di bilancio europeo, fatto di tagli
di tasse, tagli di spesa pubblica, sostegno ai profitti, riduzione dei salari e
delle protezioni. Le proposte di Sbilanciamoci!
L’approccio
generale di politica economica seguito dal DEF desta perplessità.
Sostanzialmente ci si affida completamente alla favorevole congiuntura
internazionale e alle riforme strutturali, di stampo neoliberista, che il
governo intende perseguire. Pur se si cerca di sfruttare i pochi decimi di
punti di Pil concessi all’interno delle regole di bilancio europee e si
evidenziano alcune discrasie tecniche delle stesse regole, il DEF riconferma
l’adesione totale del governo all’approccio di bilancio europeo, fatto di tagli
di tasse, tagli di spesa pubblica, sostegno ai profitti, riduzione dei salari e
delle protezioni, approccio già responsabile di una buona parte della
disastrosa situazione dell’economia europea.
Manca
una presa d’atto del fallimento delle politiche fin qui perseguite, manca una
rifocalizzazione delle politiche economiche che punti al superamento
dell’austerità, manca la capacità di finalizzare le risorse in direzione di uno
sviluppo economico che offra vero benessere e progresso sociale. Mancano le
politiche industriali o per l’occupazione. O meglio, le politiche industriali –
se così si possono definire – si riducono da un lato a mettere in campo
provvedimenti per il mercato e le imprese nella speranza che il privato faccia
ripartire gli investimenti, dall’altro a proseguire il programma sulle
privatizzazioni per fare cassa. In sintesi il principale assente nel DEF è
semplicemente la politica economica.
Alcune
considerazioni di dettaglio. … leggi tutto su Sbilanciamoci!