Oms le statistiche sanitarie
mondiali e l’Italia
Nel nostro Paese si è passati da una aspettativa di vita
alla nascita di 77 anni nel 1990 ad una pari a 83 anni nel 2013 (80 uomini e 85
donne). Una crescita che ci vede secondi al mondo dopo il Giappone, dove si
raggiungono gli 84 anni. L'aspettativa di vita in salute raggiunge i 73 anni,
così come in Spagna. Meglio solo Singapore con 76 anni.
Sono alcuni dei risultati che l'Organizzazione Mondiale
della Sanità ha reso noti nella pubblicazione “World
Health Statistics 2015”, che rappresenta la fonte ufficiale delle
informazioni sullo stato di salute della popolazione mondiale. Contiene i dati
provenienti da 194 Paesi su una serie di indicatori di mortalità, di malattia e
relativi ai sistemi sanitari, tra cui la speranza di vita, le morti per
malattie, i servizi e trattamenti sanitari, gli investimenti in materia di
salute, così come i comportamenti e i fattori di rischio per la salute.
Tra gli altri risultati interessanti contenuti nel
documento, l'indice di mortalità per gli
adulti, ossia
la probabilità di morte tra i 15 e i 60 anni di età per 1000 abitanti: in
Italia, tra il 1990 ed il 2013 questo indice scende fino a quasi dimezzarsi:
per gli uomini, infatti, si passa da 129 a 69, mentre per le donne il dato
scende da 60 a 38.
Con riferimento ai fattori di rischio:
in Italia la percentuale di persone adulte (over 18 anni) obese raggiunge il
20,4% tra gli uomini e il 21,6% tra le donne, nel 2014. Il consumo pro capite
di alcol, nel 2010, per individui con più di 15 anni è pari a 6,7 litri. La
percentuale di fumatori over 15 anni è invece pari al 29,1% tra gli uomini e al
19,8% tra le donne. Se, però, si prende in considerazione la percentuale di
fumatori adolescenti con un'età compresa tra i 13 e i 15 anni, i risultati si
invertono: i ragazzi scendono al 20,6% mentre le ragazze raggiungono il 26,3%.
Tra gli indicatori analizzati nel documento ci sono anche la
densità di personale sanitario oltre che il numero di strutture, la
spesa sanitaria e
indicatori demografici e socioeconomici,
che evidenziano come l'Italia sia un "Paese per vecchi".
Per approfondire, consulta il Rapporto
integrale "World Health Statistics 2015".
Fonte: Ministero della Salute