APPROVATA FINALMENTE UNA BUONA LEGGE 

per la chiusura degli Opg e verso il loro superamento.


il Testo del decreto-legge 31 marzo 2014, n. 52 (…) coordinato con la legge di conversione 30 maggio 2014, n. 81 … recante: «Disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari.», pubblicato in Gazzetta Ufficiale GU Serie Generale n.125 del 31-5-2014


Dopo il voto del Senato anche alla Camera dei Deputati è stato dato il via libera alla conversione in legge, con modifiche, del D.L. 52/2014 sulla chiusura degli OPG. Ribadiamo la nostra soddisfazione per una legge che, pur non sciogliendo i nodi  giuridici che sostengono l'Opg (in primo luogo la modifica del codice penale per abolire definitivamente il doppio binario e l’istituto della misura di sicurezza in Opg), ha certamente migliorato l’attuale normativa.

La nuova legge stabilisce che di norma devono essere adottate dai magistrati misure alternative all’internamento in Opg e che la pericolosità sociale non può essere dichiarata, o confermata, solo perché la persona è emarginata, priva di sostegni economici o non è stata presa in carico dai servizi sociosanitari. E ancora la nuova legge pone limiti precisi alle proroghe della misura di sicurezza (all’origine dei troppi “ergastoli bianchi”) e stabilendo che non può essere superiore alla durata della pena per quel reato. Infine, obbliga le regioni a presentare entro 45 giorni i progetti terapeutico riabilitativi individuali per le internate e gli internati, per consentire le loro dimissioni attraverso la presa in carico da parte dei servizi socio sanitari.

Ora quindi è responsabilità delle regioni andare oltre i progetti sulle REMS (i mini Opg regionali) per renderle quantomeno residuali, utilizzando i finanziamenti per potenziare i servizi delle Asl.

La legge va applicata bene, per scongiurare ulteriori proroghe, fuori da logiche manicomiali e difensive. Perciò si deve mettere al centro la persona: con una presa in carico globale da parte dei servizi pubblici, all'interno di una collaborazione e integrazione tra i Dipartimenti di Salute Mentale, I Servizi per le Dipendenze, i Servizi Sociali ecc, - che devono occuparsi di cura e non di custodia - e vanno attivate relazioni stabili con la Magistratura, per offrire Progetti Terapeutico Riabilitativi Individuali appropriati. Perciò il "fronte della mobilitazione" si sposta nelle regioni e nei territori e riguarda il diritto alla salute mentale di tutte e di tutti.
stopOPG intende collaborare e contribuire alla applicazione della legge, in particolare con l’organismo di monitoraggio e coordinamento per il superamento degli OPG che deve essere costituito presso il Ministero della Salute. Così il faticoso processo del superamento degli OPG può rientrare nei binari della legge 180, che chiudendo i manicomi restituì dignità, diritti e speranze a tante persone. E ha reso migliore l’Italia.

p. il Comitato nazionale stopOPG: Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice

Riunione del Comitato stopOPG venerdì 6 giugno a Roma ore 10:30-14:30 presso la sede della CGIL nazionale in Corso d’Italia,25 a Roma.

Fonte: http://www.stopopg.it/ 28 maggio 2014 


 
 

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