Rapporto
annuale attività ospedali: continuano a diminuire i ricoveri
Nel 2014
diminuiscono i ricoveri ospedalieri: ne sono stati effettuati 9.526.832, per un
totale di 63.129.031 giornate, con una riduzione rispetto al 2013 di circa 315
mila ricoveri (-3,2%) e 1.184.000 giornate (-1,8%). E' quanto illustrato nel Rapporto
annuale sull'attività di ricovero ospedaliero (Dati SDO 2014), a
cura dell'Ufficio VI della D.G. programmazione sanitaria del Ministero della
salute.
La figura
seguente mostra l’andamento del volume complessivo di dimissioni e di giornate
erogate dal 2001 al 2014. Si può osservare dal 2001 al 2006 un andamento
sostanzialmente costante, intorno a 13 milioni di dimissioni e poco più di 11
milioni di giornate, mentre a partire dall’anno 2007 si osserva una chiara e
costante diminuzione, ottenuta grazie alle politiche di riduzione
dell’inappropriatezza dell’ospedalizzazione, e di trasferimento ad altri
setting assistenziali. Nel 2014 i valori si attestano su circa 9,5 milioni di
dimissioni e poco più di 63 milioni di giornate erogate.
(1) Totale dei ricoveri ospedalieri, incluso Nido
La degenza
media per Acuti si mantiene pressoché costante da diversi anni intorno al
valore di 6,8 giorni, mentre per le degenza medie per Riabilitazione e per
Lungodegenza si osserva un decremento a partire dal 2009; per l’anno 2014 la
degenza media per riabilitazione in regime ordinario è pari a 26,3 giorni, in
leggero aumento rispetto all’anno precedente (25,7 giorni), mentre la degenza
media per l’attività di lungodegenza è pari a 27,7 giorni, sostanzialmente
invariata rispetto al valore dell’anno precedente (27,6 giorni).
Rispetto al
2013 il numero complessivo di ricoveri ordinari per Acuti si riduce da
6.634.977 a 6.486.438 (-2,2%), con una corrispondente diminuzione delle
giornate di ricovero da 44.802.526 a 44.089.980 (-1,6%); il numero
di ricoveri in regime diurno effettuati si riduce da 2.345.258 a
2.194.241 (-6,4%), per una corrispondente diminuzione di giornate da
6.497.781 a 6.033.527 (-7,1%).
Si conferma il
miglioramento dell’appropriatezza nell’erogazione dell’assistenza ospedaliera:
43 dei 108 DRG a rischio inappropriatezza presentano un aumento della quota di
Regime diurno rispetto all’anno precedente. È interessante notare che, dei
restanti 65 DRG, ulteriori 58 DRG, pur presentando una quota di Regime diurno
inferiore rispetto al 2013, sono caratterizzati da una consistente riduzione
del volume di ricoveri ordinari: in media la riduzione è pari a -6,3%, con
punte che arrivano al -36%. Inoltre, il numero totale di ricoveri si riduce in
103 su 108 DRG a rischio inappropriatezza. Complessivamente, quindi, si osserva
una significativa deospedalizzazione, con un miglioramento dell’appropriatezza
organizzativa e dell’efficienza nell’uso delle risorse ospedaliere.
Rispetto al
2013, il tasso di ospedalizzazione (standardizzato per età) per Acuti per
l’anno 2014 in Italia si riduce da 104 a 99,6 dimissioni per 1.000
abitanti in regime ordinario e da 39 a 35,1 dimissioni in regime diurno per
1.000 abitanti.
La principale
causa di ricorso all’ospedalizzazione in regime ordinario, pur non costituendo
una condizione patologica, è rappresentata dal parto (drg 373 – Parto vaginale
senza diagnosi complicanti, con 296.186 dimissioni, e drg 371 – Parto cesareo
senza CC, con 162.972 dimissioni).
Escludendo il
parto, le principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie
cardiovascolari (drg 127 – Insufficienza cardiaca e shock, 190.101 dimissioni)
e respiratorie (drg 087 – Edema polmonare e insufficienza respiratoria, 135.929
dimissioni, e ad interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni
maggiori o reimpianto degli arti inferiori (drg 544, 151.849 dimissioni).
Per quanto
concerne l’attività in regime diurno, la principale causa di ricovero è
rappresentata dalla somministrazione di chemioterapia (drg 410 - Chemioterapia
non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta) con 1.529.370 giornate
(-2,3% rispetto all’anno 2013).
La qualità
della compilazione è ulteriormente migliorata rispetto all’anno precedente: il
numero complessivo di errori si riduce da 4.665.579 nel 2013 a 3.570.626 nel
2014, con una diminuzione del 9,9%.
Il numero
complessivo di schede con almeno un errore di compilazione si riduce
notevolmente, passando da 3.334.928 nel 2013 (pari al 33,9% delle schede
pervenute) a 2.663.812 nel 2014 (pari al 28% delle schede pervenute), con una
differenza di 5,9 punti percentuali.
Anche la
distribuzione degli errori migliora, infatti il numero di schede senza errori
aumenta da 6.509.064 a 6.864.695 unità, il numero di schede con un singolo
errore si riduce da 2.220.718 a 1.934.455, il numero di schede con due errori
si riduce da 936.673 a 585.191, il numero di schede con tre errori si riduce
da 142.553 a 115.313; il numero mediano di errori si conferma pari a
zero, stando a significare che più della metà delle schede pervenute sono prive
di errori (per la precisione, il 72%, mentre nel 2013 le schede prive di errori
ammontavano al 66,1% del totale).
Infine, per
avere una reale misura della dimensione dell’errore occorre considerare che una
scheda SDO contiene 45 variabili, per un totale di 9.528.507 schede pervenute
corrisponde a 428.782.815 informazioni distinte raccolte. Il numero di errori
riscontrato, pari a 3.570.626 corrisponde quindi a una percentuale di errori
dello 0,8%, mentre nel 2013 era pari al 1,1%. Il livello qualitativo della
banca dati SDO, pertanto, è estremamente elevato.
Per
approfondire:
·
Rapporto sull'attività di ricovero ospedaliero
2014 (pdf, 7 Mb),
realizzato dall'Ufficio VI della Direzione generale della Programmazione
sanitaria
·
Tavole
SDO (rinvia alla
sezione Dati - Tavole e indicatori, in cui sono scaricabili in formato xls sia
le tavole del Rapporto SDO 2014 sia le tavole
sinottiche con il
quadro riassuntivo di tutte le Regioni con riferimento ai principali
indicatori)
·
Banca
dati ricoveri ospedalieri, con i trend degli indicatori principali
·
Area ricoveri
ospedalieri (SDO)
Fonte: Ministero
della Salute