Povertà.
Come funziona il Programma Operativo Nazionale di
Inclusione (PON)
per il SIA
Il
PON inclusione (Programma Operativo Nazionale di inclusione),
approvato nel 2014 dalla Commissione Europea, finanzia le azioni per
la presa in carico delle persone destinatarie del SIA (Sostegno per
l’inclusione attiva). Non basta infatti il contributo monetario per
intervenire contro la povertà. Ma servono anche delle azioni di
accompagnamento che devono aiutare le persone in difficoltà ad
uscire dalla condizione di marginalità. Come? Attraverso la
formulazione di un progetto personalizzato che dovrebbe formalizzarsi
poi in un contratto.
L'importo
totale del finanziamento è di 1,185 miliardi. Il Governo per il
momento ha stanziato 486 milioni per il sostegno a persone in povertà
e marginalità estrema. Il finanziamento è stato destinato a tre
gruppi di regioni: meno sviluppate, in transizione, più sviluppate.
All’interno delle regioni le risorse così assegnate sono state
redistribuite per ambiti territoriali in base alla
popolazione residente. L'obiettivo è quello di rafforzare
l'attuazione del SIA come misura di sostegno alla povertà attraverso
specifiche azioni definite localmente.
Tre le aree di azione
individuate:
1.
rafforzamento dei servizi sociali
2.
interventi socio educativi e di attivazione lavorativa
3.
promozione di accordi di collaborazione in rete
I
vari ambiti territoriali devono dunque elaborare le proprie proposte
di intervento indicando quali sono le azioni che intendono
perseguire.
L’attribuzione
delle risorse a tutti gli ambiti territoriali con procedura non
competitiva consente a tutte le regioni e a tutti i territori di
accedere al programma con pari opportunità. Resta però il limite
che nelle regioni meno sviluppate si scontano gravi carenze sul
fronte organizzativo e del personale a disposizione. Per questo il
sindacato può svolgere un ruolo fondamentale nell’azione di
contrattazione sociale territoriale. L’obiettivo è dunque quello
di presidiare tutti i territori e, in particolare, quelli più
deboli, affinché si eviti il rischio, di perdere ingenti risorse
economiche che possono e devono contribuire alla crescita dei
territori e con essi alla crescita dei servizi alla persona.
Le
risorse sono ingenti. Dobbiamo quindi contribuire a fare in modo che
non vengano sprecate.
Come
funziona il PON. Scarica le slide
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anche:
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Fonte:
SPI
CGIL