Procreazione medicalmente assistita, relazione al Parlamento 2016
Trasmessa
al Parlamento il 30 giugno 2016 la Relazione annuale sullo stato di attuazione
della Legge 40/2004 in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA),
relativamente all’attività centri PMA nell’anno 2014 e all’utilizzo dei
finanziamenti (artt. 2 e 18) nell’anno 2015.
Il
quadro generale offre poche variazioni rispetto alla situazione dell’anno
precedente.
Si
conferma la tendenza secondo cui il maggior numero dei trattamenti di
fecondazione assistita viene effettuato nei centri pubblici e privati
convenzionati, pur essendo questi centri in numero inferiore ai centri privati.
Emerge
un andamento differente fra tecniche di inseminazione semplice – per le quali
diminuiscono coppie, cicli di trattamento, gravidanze e nati – e tecniche di
fecondazione di II e III livello, per le quali aumentano il numero dei cicli,
delle gravidanze e dei nati. Tali incrementi sono dovuti all’aumento degli
stessi parametri soprattutto per le tecniche da scongelamento. Il totale dei
nati vivi con tutte le tecniche – 12.658 – rappresenta il 2,5% del totale dei
nati in Italia nel 2014.
La
percentuale di gravidanze per ciclo resta sostanzialmente stabile: 10,0% per
inseminazione semplice, 19,4% per tecniche a fresco di II e III livello.
Restano costanti le gravidanze gemellari, mentre i parti trigemini sono l’1,2%,
il doppio della media europea, pari allo 0,6% (European Society Human
Reproduction and Embriology ESHRE 2011), con una variabilità fra i centri
fra lo 0 e il 14,6%.
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