Ragazzi fuori: il 3° Rapporto Antigone
sugli Istituti di Pena per Minorenni
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Dalla prefazione di
Patrizio Gonnella:
Le carceri minorili hanno
oramai, fortunatamente, un uso davvero residuale all’interno del sistema della
giustizia dei minori. Proprio per questo, tuttavia, rischia di essere
stigmatizzante. Solo i più cattivi vanno a finire in galera: è questo il
messaggio che dobbiamo oggi decostruire. Per decenni la presenza dei ragazzi
negli II.PP.MM. italiani si era attestata attorno alle 500 unità. A seguito
dell’ondata riformatrice che ha investito il sistema penitenziario degli adulti
e che si è portata dietro a ricasco anche quello minorile, si era arrivati a
meno di 350 presenze, oggi nuovamente aumentate dalla presenza dei giovani
adulti negli istituti per minori. In ogni caso, numeri molto bassi.
Che si confermano tali
anche nella permanenza media di ciascun ragazzo, che non supera le poche
settimane. Pochi ragazzi e per poco tempo. Il problema sembra dunque gestibile.
Gli adulti siamo noi. E da adulti sapremo trovare una modalità di attenzione,
di presa in carico, di accoglienza sociale capace di fare a meno di celle,
cancelli e muri quando si ha a che fare con dei minori di età. La direzione da
percorrere – quella che di fatto abbiamo già iniziato a percorrere – deve
andare verso una progressiva decarcerizzazione. Se il nostro primo Rapporto
sugli II.PP.MM. si intitolava Ragazzi dentro, oggi è decisamente il momento di
pensare ogni modalità affinché i ragazzi rimangano fuori.