Leggi regionali e gioco d’azzardo
L’assenza di indicazioni normative chiare
e dettagliate a livello nazionale ha dato luogo alla diffusione senza controllo
di locali adibiti al gioco d’azzardo; oltre al Piemonte Regione Piemonte - legge
regionale n. 9 del 2 aprile 2016 molte altre Regioni hanno
deciso di legiferare per arginare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico.
In particolare:
Lombardia (legge n. 8 del 2013)
Friuli Venezia Giulia (n. 1 del 2014, così come modificata dalla
legge n. 33 del 2015)
Abruzzo (n. 40 del 2013)
Basilicata (n. 30 del 2014, così
come da ultimo modificata dalla legge n. 5 del 2016),
Emilia Romagna (n. 5 del 2013),
Lazio (n. 5 del 2013)
Liguria (n. 17 del 2012 e n. 18 del 2012)
Puglia (n. 43 del 2013)
Toscana (n. 57 del 2013, così come modificata dalla legge n. 85 del 2014),
Umbria (legge n. 21 del 2014)
Valle d’Aosta (legge n. 14 del 2015)
Trentino (legge provinciale Trento n. 13 del 2015 (la materia era prima disciplinata
dalla legge n. 9 del 2000)
Veneto ha inserito le norme all’interno della legge
finanziaria (legge n. 6 del 2015, art. 20)
a Campania le ha inserite all’interno di un provvedimento
di rilancio e sviluppo dell’economia regionale (legge n. 16 del 2014, art. 1, commi 197 ss)
Alto Adige vedi le leggi provinciali sulla disciplina dei
pubblici esercizi (n. 58 del 1988 n. 13 del 1992 e n. 17 del 2012).
Fonte: DORS
Vedi anche: Mettiamoci in Gioco