Welfare: Regioni chiedono
un’intesa quadro per le politiche sociali
Parere per l'Intesa per il riparto del Fondo Nazionale Politiche Sociali 2014 e
del Fondo Non Autosufficienze 2014
Posizione illustrata in
Conferenza Unificata dal Presidente del Molise, Paolo Di Laura Frattura, e
dalla Coordinatrice della Commissione politiche sociali della confenza delle
Regioni, Lorena Rambaudi
La Conferenza
delle Regioni, con un documento approvato oggi, ha espresso in Conferenza
Unificata l’intesa per il riparto del Fondo Nazionale Politiche Sociali 2014 e
del Fondo Non Autosufficienze 2014. Il documento che è stato illustrato dal
Presidente del Molise Paolo di Laura Frattura (che oggi ha presieduto la
Conferenza delle Regioni) e dall’Assessore Lorenza Rambaudi (che coordina la
Commissione politiche sociali per la Conferenza delle Regioni) si configura
anche come “Intesa Quadro per le Politiche Sociali e per le non
Autosufficienze”, preliminare all’intesa prevista all’articolo 13 del DLGS
68/2011, atta ad individuare i Livelli Essenziali delle Prestazioni cui lo
Stato deve garantire per competenza adeguate risorse.
L’attuale situazione socio economica risente di una crisi che ha
ha fra le diverse conseguenza un impatto forte per le Politiche ed ai Servizi
Sociali.
Le Regioni – si legge nel documento della Conferenza - dopo un
lungo lavoro di ricognizione e razionalizzazione delle attività svolte a
livello locale, peraltro sostenuto anche dal Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, hanno individuato 5 Macro Obiettivi di Servizio: Servizi per
l’accesso e la presa in carico dalla rete assistenziale; Servizi e misure per
favorire la permanenza a domicilio; Servizi a carattere comunitario per la
prima infanzia; Servizi a carattere residenziale per le fragilità; Misure di
inclusione sociale e di sostegno al reddito. Ambiti che possono rispondere
bisogni dell’infanzia alle responsabilità familiari, alle persone con
disabilità e a quelle non autosufficienti.
Le Autonomie Locali, pur con esigenze di maggior dettaglio, hanno
condiviso la metodologia seguita per l’individuazione dei Macro Obiettivi e,
anche da parte loro, si ribadisce l’esigenza di poter disporre di finanziamenti
“certi”, in modo da programmare con respiro la stabilità del sistema sociale e
sociosanitario per tutte quelle competenze che vanno ad integrarsi con il
sistema della salute
Le Regioni chiedono:
a) una stabilità almeno triennale e incrementale a
partire dal 2014, dei finanziamenti statali riguardanti – in senso lato - gli
interventi sociali, con particolare riferimento al Fondo Nazionale per le
Politiche Sociali e al Fondo per le non Autosufficienze, individuando una
dimensione finanziaria accettabile per stabilizzare, almeno ad un livello
minimo gli Obiettivi di Servizio, quella del 2009 (520 milioni di euro per il
FNPS e 400 milioni per il FNA); ripristinando il FNPS nella sua dotazione
originaria (legge di Stabilità 2014).
b) una confluenza temporale nei primi mesi dell’anno,
per la erogazione dei citati fondi, per un programmazione
triennale/annuale dei servizi;
c) la valorizzazione concreta di politiche
integrate, anche con l’apporto di altri Ministeri sotto il profilo della Salute
(nuovo Patto per la Salute) per tutte le fragilità e per la non
autosufficienza, sotto il profilo del Lavoro.
d) il rafforzamento, nel rispetto dei modelli di governance delle Regioni, del confronto e
del coinvolgimento delle Autonomie Locali.
link:
>> documento approvato - POSIZIONE ESPRESSA IN RELAZIONE ALL'INTESA SUI RIPARTI
DEL FONDO PER LE POLITICHE SOCIALI E DEL FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE, ANNO
2014
Fonte: Pagina web regioni.it Roma,
20 febbraio 14