Studio pilota su un programma italiano di
promozione della salute mentale nel setting scuola
Introduzione
E’ sempre più evidente che i vari
programmi di promozione della salute rivolti agli adolescenti, sui temi della
salute sessuale, la corretta alimentazione, l’uso di sostanze, il tabagismo,
ecc. possono essere controproducenti se agli aspetti informativi non si
affiancano strategie e politiche per promuovere abilità (Slater, 1989) quali
l’auto efficacia e l’auto consapevolezza, le strategie di coping e diproblem solving, l’empatia e le
competenze socio-emotive (Barry, Clarke, Jenkins, & Patel, 2013; Busch, de Leeuw, de Harder, & Schrijvers, 2013; National Institute for Health and Clinical Excellence,
2009; St Leger, Young, Blanchard, & Perry, 2010).
In particolare, sembra che le ultime
menzionate siano tra i fattori protettivi più importanti rispetto allo sviluppo
di comportamenti a rischio in età adolescenziale.
Alcuni studi dimostrano che i programmi più efficaci sono quelli che hanno l’obiettivo di
promuovere le competenze socio-emotive e l’autoefficacia, e che rientrano all’interno
delle attività curricolari scolastiche (Greenberg, 2010; Jennings & Greenberg, 2009): la scuola
è un contesto che può contribuire in maniera significativa al benessere dei
propri studenti, come riconoscono ormai tutti gli organismi internazionali (es.
WHO, CDC, IUHPE, UNICEF, UNESCO), per tale motivo le strategie e i programmi
sviluppati negli ultimi 20 anni in varie parti del mondo utilizzano un
approccio di comunità per la promozione della salute (Markham & Aveyard, 2003).
A partire da queste evidenze, in Italia il settore salute mentale che fa capo
all’ISS – Istituto Superiore di Sanità ha proposto un programma per la
promozione del benessere psicologico degli adolescenti e dei giovani nel
setting scolastico (Gigantesco, Del Re, & Cascavilla, 2013; Mirabella, 2010), che mirava allo sviluppo
di sviluppo delle competenze socio-emotive a partire dall’elaborazione di un
manuale strutturato in parecchie “sessioni di lavoro” (“work
units” in inglese), ciascuna articolata in 1 o 2 incontri di circa
1 ora.
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