Salute dei migranti e sanità pubblica: diritto di accesso ai servizi sanitari,
ostacolato da barriere formali e informali.
L’Ufficio
regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato
tre revisioni della letteratura dedicate alla salute delle diverse popolazioni
migranti (irregolari; lavoratori; rifugiati/richiedenti asilo) nella Regione
Europea.
I migranti
irregolari in Europa hanno, nella maggior parte dei casi, diritto di accesso
solo a una assistenza sanitaria in regime di emergenza/urgenza. Anche nei Paesi
in cui godono un pieno diritto di accesso ai servizi sanitari, quest’ultimo è
ostacolato da barriere formali e informali. “Public
health aspects of migrant health: a review of the evidence on health status for
undocumented migrants in the European Region” riporta una revisione
sistematica di 122 documenti e suggerisce opzioni di policy per la raccolta
dati, la ricerca, il diritto di accesso ai servizi sanitari, l’informazione e
la comunicazione, la formazione e gli approcci intersettoriali.
La seconda
review “Public
health aspects of migrant health: a review of the evidence on health status for
labour migrants in the European Region” si focalizza sulla
salute dei migranti lavoratori, in cerca di occupazione o che hanno perso il
lavoro in Europa, analizzando 33 studi che identificano barriere di accesso
(anche non legali) che impediscono un pieno utilizzo dei servizi sanitari. Il
documento analizza anche il ruolo dello status di documentazione, dello status
socioeconomico, delle assicurazioni sanitarie, dei sindacati e della sicurezza
sul posto di lavoro. Infine sottolinea come sia importante un approccio
intersettoriale tra i diversi settori di governo per ridurre diseguaglianze
nell’accesso e nella qualità dei servizi sanitari offerti a queste popolazioni.
La terza
revisione, “Public
health aspects of migrant health: a review of the evidence on health status for
refugees and asylum seekers in the European Region”, analizza 72
studi sulla salute di rifugiati e richiedenti asilo in Europa ed evidenzia come
l’accesso ai servizi sanitari sia molto vario nella Regione europea dell’Oms in
base alla legislazione vigente in ciascuno Stato membro. Il documento mette in
evidenza la necessità di migliorare il coordinamento tra i diversi attori
coinvolti, sia all’interno del sistema sanitario che al di fuori di esso, e la
comunicazione con i richiedenti asilo. Infine indica come sia assolutamente
necessario migliorare la raccolta dei dati in modo che possa guidare un lavoro
intersettoriale focalizzato sui bisogni di salute di rifugiati e richiedenti
asilo in Europa.
Fonte: Epicentro/Iss