Crisi e salute nei Paesi dell’OCSE

Maurizio Marino, Servizio di Epidemiologia ASLTO3

In questi ultimi anni è cresciuto il numero di studi che documentano l’impatto della crisi economico finanziaria del 2008 sulla salute della popolazione.

Una recente revisione narrativa sistematica, realizzata da ricercatori di diversi Paesi e diverse discipline (Karanikolos et al, 2016) ha raccolto le maggiori evidenze scientifiche su questo argomento, pubblicate fra gennaio 2009 e luglio 2015 (122 studi selezionati).

La revisione rileva che la crisi finanziaria del 2008 ha avuto effetti negativi sulla salute mentale, sulla mortalità per suicidi e, in misura variabile, su alcune malattie croniche e trasmissibili e l'accesso alle cure.

Alcuni comportamenti non salutari, come l’abuso di alcolici e l’abitudine al fumo di tabacco, sembrano ridursi durante la crisi, ma non in gruppi a rischio (disoccupati, soggetti svantaggiati dal punto di vista socioeconomico, immigrati).

L’impatto sulla salute è stato più grave dove sono state implementate misure di austerità prolungate e più severe.

Politiche sanitarie volte a garantire l'accesso alle cure, così come interventi di protezione del lavoro, possono contribuire ad attenuare l'impatto della crisi economica sulla salute e dovrebbero svolgere un ruolo chiave nella creazione di resistenza agli shock economici.

Bibliografia:

Karanikolos M, Heino P, McKee M, Stuckler D, Legido-Quigley H. Effects of the Global Financial Crisis on Health in High-Income Oecd Countries: A Narrative Review. Int J Health Serv. 2016;46(2):208-40.

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Fonte: Dors
 
 

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