Salute dei migranti in Europa: le necessità in vista dell’inverno

Sebbene i rifugiati non rappresentino attualmente una minaccia per quanto concerne le malattie infettive in Europa, queste popolazioni sono vulnerabili e pertanto dovrebbero essere considerate tra i target prioritari delle attività di prevenzione e controllo. È quanto emerge dal Rapid Risk Assessment Ecdc “Communicable disease risks associated with the movement of refugees in Europe during the winter season” (pdf 848 kb) del 10 novembre 2015. Infatti le condizioni di sovraffollamento e le carenze igieniche documentate nei centri di accoglienza espongono, con l’arrivo della stagione invernale, gli ospiti a un aumentato rischio di contrarre patologie respiratorie, gastrointestinali e legate ad ectoparassitosi. Nell’editoriale di Eurosurveillance “Refugee crisis demands European Union-wide surveillance!” del 12 novembre 2015, si auspica un’azione coordinata a livello europeo. Tale azione dovrebbe includere l’aumentata consapevolezza dei rischi e delle tipologie di infezione a cui le popolazioni di rifugiati potrebbero essere state esposte e a cui potrebbero essere esposte nei centri di accoglienza, la disponibilità di misure igienico-sanitarie preventive (incluse le vaccinazioni) e l’accesso ai servizi sanitari di diagnosi e cura. Per poter attuare tali azioni, sono tuttavia necessari dati attendibili sulle condizioni di salute dei migranti nel loro percorso migratorio in Europa. Raccogliere queste informazioni a livello europeo presenta tuttavia numerose complessità. Ecdc suggerisce la realizzazione di sistemi di sorveglianza sindromica nei centri di accoglienza per complementare (e non sostituire) il sistema di notifica delle malattie infettive in vigore negli Stati Membri. Per maggiori informazioni leggi il Rapid Risk Assessment Ecdc “Communicable disease risks associated with the movement of refugees in Europe during the winter season” (pdf 848 kb) del 10 novembre 2015 e l’editoriale di Eurosurveillance “Refugee crisis demands European Union-wide surveillance!” del 12 novembre 2015.

 

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