Medici in sciopero 16 dicembre: rilancio di una
sanità pubblica unitaria, equa, universalistica, sostenibile
Le Organizzazioni
sindacali ANAAO ASSOMED - CIMO - AAROI-EMAC - FESMED - ANPO-NUOVA ASCOTI-FIALS
MEDICI - FASSID - FP CGILMEDICI - CISL MEDICI - INTESA SINDACALE - UIL MEDICI - FVM - FIMMG - SUMAI - SNAMI
- SMI - FIMP - ANDI - FESPA
DICHIARANO LO
SCIOPERO GENERALE DI 24 ORE DELLE CATEGORIE PROFESSIONALI
CHE RAPPRESENTANO MERCOLEDI 16
DICEMBRE 2015 riservandosi di
individuare una seconda giornata nella prima data utile e di attivare ulteriori
iniziative.
Le Organizzazioni
sindacali denunciano, in maniera unitaria, il grave e perdurante disagio
causato ai cittadini da politiche orientate esclusivamente ad una gestione
contabile del SSN, con l'unico obiettivo del risparmio economico, sempre meno
legate all'obbligo di rispondere ai loro bisogni assistenziali secondo principi
di equità, giustizia e sicurezza.
PER
-
il rilancio di una
sanità pubblica unitaria, equa, universalistica, sostenibile;
-
una riforma delle cure
primarie che sia rispettosa del valore del lavoro e della dignità dei medici,
favorisca l'integrazione del territorio con l'ospedale e un concreto rilancio
della prevenzione;
-
un ospedale sicuro, a
tutela della salute dei cittadini e della serenità degli operatori, anche
attraverso uno specifico provvedimento legislativo;
-
il lavoro
professionale interno al servizio sanitario come strumento di innovazione, di
governo, di efficienza, di riduzione degli sprechi;
-
il futuro dei giovani
e dell'investimento formativo a beneficio del Paese;
-
un nuovo modello gestionale dei servizi sanitari che
concretamente coinvolga i professionisti rispettandone l'autonomia, la
responsabilità e le competenze insieme con i valori etici e deontologici.
CONTRO
-
il definanziamento
progressivo, che taglia servizi e personale e riduce l'accesso alle cure;
-
un federalismo
inappropriato, che ha fatto la sanità a pezzi;
-
la proroga del blocco
dei contratti di lavoro e delle convenzioni, prevista dalla legge di stabilità
sotto le mentite spoglie di un finto finanziamento;
-
il blocco del
turnover, che lascia al palo le speranze dei giovani e dei precari;
-
l'uso intensivo del
lavoro professionale e l'abuso dei contratti atipici che eludono gli obblighi
previdenziali e riducono la sicurezza delle cure;
-
la varietà di leggi e
norme che impediscono al Medico il libero esercizio delle sue funzioni
lasciandolo alle prese di una burocrazia sempre più invadente ed oppressiva che
sottrae spazio all'attività clinica.
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Rossi Toscana: sciopero medici ha validissime ragioni