Comitato nazionale per la bioetica: Parere "Sedazione
palliativa profonda continua nell’imminenza della morte"
abstract
testo completo
… è stato pubblicato il parere del CNB su "Sedazione
palliativa profonda continua nell’imminenza della morte". Il parere è
stato approvato nel corso delle riunione Plenaria del 29 gennaio 2016, con 19
voti favorevoli, un'astensione e due voti contrari.
Il parere è stato coordinato e scritto dal Presidente vicario Prof. Lorenzo
d’Avack, in risposta ad un quesito dell’on. Paola Binetti.
Il Comitato critica l’espressione ‘sedazione terminale’, usata in
letteratura, perché ambigua ed imprecisa e propone la terminologia ‘sedazione
palliativa profonda continua nell’imminenza della morte’ per indicare la
somministrazione intenzionale di farmaci, alla dose necessaria richiesta, per
ridurre il livello di coscienza fino ad annullarla, allo scopo di alleviare o
abolire la percezione di un sintomo refrattario, fisico e/o psichico,
altrimenti intollerabile per il paziente, in condizione di imminenza della morte.
Il Comitato si sofferma sulla distinzione tra sedazione profonda
ed eutanasia e per l'obiettivo, le procedure e gli esiti, ritiene che la
sedazione profonda continua, che si estende fino alla perdita di coscienza del
paziente, vada ritenuta un trattamento sanitario e non vada confusa con
l'eutanasia o con il suicidio assistito o l'omicidio del consenziente.
Il Comitato ritiene che le condizioni indispensabili per
l’attuazione della sedazione profonda debbano essere, contestualmente: una
malattia inguaribile in uno stadio avanzato; la morte imminente, generalmente
attesa entro poche ore o pochi giorni; la presenza di uno o più sintomi
refrattari o di eventi acuti terminali con sofferenza intollerabile per il
paziente: il consenso informato del paziente.
Il CNB ritiene indispensabile la verifica dell’effettiva
refrattarietà del sintomo, la proporzionalità e monitoraggio dell’uso dei
farmaci, la documentazione delle procedure nella cartella clinica. Il Comitato
osserva che per quanto riguarda il collegamento tra la ‘sedazione profonda’ e
la necessità/dovere di sospendere tutte le terapie di sostegno vitale si dovrà
giudicare caso per caso, tenuto conto che molte di queste cure sono
sintomatiche e necessarie per alleviare la sofferenza. In particolare è affrontata
la questione del consenso informato e della pianificazione anticipata delle
cure, la sedazione profonda nei minori e la formazione degli operatori sanitari
in tale ambito.
Il Comitato, nelle raccomandazioni finali, ribadisce che sia un
diritto fondamentale del morente (adulto o minore) ricevere un adeguato
supporto finalizzato al controllo della sofferenza nel rispetto della sua
dignità ed esprime l’auspicio di un’adeguata comunicazione, data anche in tempi
anticipati rispetto al progredire della malattia. Riguardo ai pazienti in età
pediatrica il Comitato raccomanda che i genitori vadano informati e sostenuti
in modo adeguato sulle problematiche connesse alla sedazione profonda continua
e che il prioritario migliore interesse del minore sia rispettato e che sia
rispettata, nei limiti del possibile, la sua volontà.
Il parere include una dichiarazione a sostegno del voto negativo del Prof.
Demetrio Neri e una postilla del Prof. Carlo Flamigni.
In appendice un excursus normativo e precisazioni tecniche.
Il Prof. d'Avack può essere contattato tramite la segreteria del
Comitato Nazionale per la Bioetica
Fonte: CNB