Storie di un infortunio che cambio le regole
Sul tetto di un edificio in ristrutturazione un
lavoratore sta rifilando il profilo metallico del colmo ripiegandolo sulle
greche del pannello. Il lavoratore improvvisamente scivola dal tetto spiovente
e viscido e tenta di aggrapparsi ai bulloni di ancoraggio sporgenti, ma invano.
Dopo una caduta nel vuoto di 5 metri, precipita dapprima contro il bordo della
copertura sottostante perdendo i sensi e, dopo un salto di altri 5 metri, muore
sbattendo contro la pavimentazione in cemento.
La caduta mortale è avvenuta poiché il ponteggio era
stato installato rispettando una normativa non più allineata alle conoscenze
tecniche. Laccaduto viene ripreso dai quotidiani locali, anche a seguito
dellimpulso dato dalla moglie della vittima, e solleva una discussione al
tavolo del gruppo nazionale edilizia a cui partecipano rappresentanti delle
regioni e del Ministero del lavoro.
Una tragica storia di infortunio diventa un caso in cui lo specifico
contributo di soggetti che costituiscono il livello istituzionale di conoscenza
tecnico/scientifica dellambiente di lavoro, diviene informazione utile ed
efficace per produrre un miglioramento nella tecnica di prevenzione e non resta
accumulo burocratico di sapere inutilizzato.
Questa è la quarantunesima pubblicazione del
Repertorio
delle storie di infortunio che raccoglie le storie
scritte dagli operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti
di Lavoro delle ASL a partire dalle inchieste di infortunio, con la fiducia che
valorizzare le informazioni in queste contenute, serva a proporre soluzioni
efficaci per la prevenzione. La narrazione si sta infatti dimostrando un utile
strumento di trasferimento delle conoscenze (knowledge translation) anche nel campo
della prevenzione, e viene legittimata come una delle diverse e possibili fonti
informative, rimarcando limportanza dellintegrazione tra narrazione e
evidenza tecnico-scientifica.
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Fonte: DORS