Il suicidio di un
ragazzo di 22 anni nel carcere di Regina Coeli: il diritto alla salute e alle
cure delle persone con disturbo mentale
Comitato
stopOPG: Il suicidio di un ragazzo di 22 anni, da tempo sofferente, in una
cella del carcere a Regina Coeli ci obbliga a interrogarci su come sia
possibile evitare si ripetano simili tragedie. La madre del ragazzo ha inviato
ad Antigone l’ultima lettera che suo figlio aveva spedito al fratello, lo
scorso 16 febbraio, affinché fosse resa pubblica: lo stato di sofferenza
traspare evidente. I fatti finora conosciuti ci dicono che era scappato da una
Rems nel Lazio, dove scontava una misura di sicurezza detentiva provvisoria;
una volta rintracciato dai carabinieri, il magistrato ha deciso per la custodia
cautelare in carcere. Nonostante i reati contestati fossero di lieve entità.
C’è subito da chiedersi: perché non è stata concessa una misura
cautelare non detentiva? Quindi alternativa al carcere e anche alla Rems, onde
rispondere meglio alle esigenze, anche di cura, del giovane? … leggi tutto
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