OMS: maggiore trasparenza nella ricerca medica

OMS chiede la divulgazione dei risultati degli studi clinici per i prodotti medici, qualunque sia il risultato. La mossa mira a garantire che le decisioni relative alla sicurezza e l'efficacia dei vaccini, farmaci e dispositivi medici per l'utilizzo da parte delle popolazioni siano supportate dalle migliori evidenze disponibili.

"La nostra intenzione è quella di promuovere la condivisione delle conoscenze scientifiche al fine di promuovere la salute pubblica", ha detto il dottor Marie-Paule Kieny, OMS, Vice Direttore Generale per i sistemi sanitari e innovazione. "E 'alla base l'obiettivo principale della ricerca medica: servire il miglioramento dell'umanità."

Il richiamo dell’OMS si basa sulla precedente dichiarazione del 2005 che ha istituito la Piattaforma Internazionale delle Sperimentazioni Cliniche, una database che importa i dati dai principali registri di tutti i continenti, indicando tempi e modalità di pubblicazione degli studi interventistici.

La nota dell’OMS cita un’indagine che ha analizzato i risultati di ampi studi clinici (per un totale di circa 500 partecipanti) registrati sul sito clinicaltrials.gov e completati entro il 2009: per il 23% di questi studi non sono stati riportati i risultati dopo una media di 60 mesi dal completamento degli studi, per un totale di quasi 300.000 pazienti coinvolti. Tra gli studi clinici randomizzati sui vaccini contro cinque malattie, registrati tra il 2006 e il 2012 in una varietà di database, solo nel 29% dei casi i risultati sono stati pubblicati su riviste scientifiche entro i 24 mesi dal loro completamento, rispettando quindi la tempistica raccomandata dall’OMS. In un altro studio che ha preso in esame 400 clinical trial selezionati casualmente, è emerso che per quasi il 30% di essi, a distanza di quattro anni dal completamento, non sono stati pubblicati i risultati né in una rivista scientifica né in un registro di sperimentazione clinica.

Leggi il comunicato sul sito dell’OMS

Fonte: Aifa


 
 

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