Previsioni
della Commissione Europea sugli sviluppi più importanti nel settore della
salute pubblica e dei farmaci
Si è riunito nei giorni scorsi, a Londra, presso la sede
dell’Agenzia Europea dei Medicinali, l’EMA Management
Board, organo che ha tra i suoi compiti operativi anche quello di
riferire in merito all’utilizzo dei contributi dell’Unione Europea per le
attività dell’Agenzia.
Nell’ultimo incontro è stato presentato un Report della Commissione Europea sugli
sviluppi in ambito legislativo e dipolicy nell’area della salute pubblica, con
particolare riferimento ai medicinali per uso umano e ai temi della farmacovigilanza, delle sperimentazioni
cliniche, delle terapie avanzate, dell’Health Technology Assessment Network,
dei farmaci falsi e della vendita di medicinali tramite il web.
Per quanto riguarda gli sviluppi nell’ambito della farmacovigilanza, è stata sottolineata
l’importanza dei PAES (Post-Authorisation Efficacy Study), ossia di
quegli studi che hanno lo scopo di valutare l’efficacia dei farmaci e che
possono essere previsti al momento dell’autorizzazione (ove siano individuate
problematiche connesse ad alcuni aspetti dell’efficacia del medicinale ed esse
possano essere risolte soltanto dopo l’immissione in commercio del medesimo) o
in un momento successivo all’autorizzazione (qualora le conoscenze della malattia
o la metodologia clinica indichino che le precedenti valutazioni dell’efficacia
potrebbero essere riviste in misura significativa). Concluse le fasi relative
alla consultazione pubblica (novembre 2012-febbraio 2013), alle riunioni tra
gli esperti (marzo-ottobre 2013), all’adozione degli atti da parte della
Commissione Europea (febbraio 2014) e alla presentazione al Parlamento europeo
e al Consiglio, resta da portare a termine solo la fase della pubblicazione e
dell’entrata in vigore dei delegated acts.
Al fine di favorire l’attuazione della legislazione in
tutta l’Unione Europea e rafforzare la collaborazione e lo scambio di
esperienze e di conoscenze sui sistemi di farmacovigilanza, sono stati concessi 3,3
milioni di Euro alPharmacovigilance Joint Action SCOPE:
al progetto, che è iniziato nel novembre del 2013 e durerà fino ad ottobre
2016, partecipano 24 Stati membri, guidati dal Regno Unito, e l’Agenzia Europea
dei Medicinali è collaborating
partner. Il Pharmacovigilance Joint Action SCOPE è diviso in otto Work Packages separati: tre riguardano gli
aspetti più pratici del progetto (il coordinamento, la diffusione e la
valutazione) e gli altri cinque sono focalizzati sugli argomenti difarmacovigilanza per fornire obiettivi specifici e
misurabili. L’Agenzia Italiana del Farmaco
partecipa come Lead per ilWork Package 8 (Lyfecycle Pharmacovigilance) e come Active Contributor e Topic
Lead nel Work Package 4 (ADR Reporting), nel Work Package 6 (Risk Communications) e nel Work
Package 7 (Quality
Management Systems). A tal proposito si è concluso ieri,
in AIFA, il primo face to
face meeting,
della durata di due giorni, volto
a promuovere e definire le attività del Work
Package 8 per
sviluppare competenze e best
practices a sostegno
di un modello difarmacovigilanza per tutto il ciclo di vita del
medicinale.
Particolare attenzione è stata poi dedicata al Report, che dovrà essere adottato e
pubblicato prossimamente, sul funzionamento del Regolamento sulle terapie
avanzate (Regolamento n. 1394/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, del
13 novembre 2007, sui medicinali per terapie avanzate e recante modifica
della direttiva 2001/83/CE e del Regolamento CE n. 726/2004): dalla
consultazione pubblica è emerso notevole interesse per l’argomento (63
contributi), nonostante le modifiche richieste dai partecipanti siano state di
tipo diverso e spesso in contraddizione tra di loro.
Per quanto concerne i farmaci falsi e in relazione alla
direttiva europea adottata nel giugno del 2011 (Direttiva europea 2011/62/UE),
sono state analizzate una serie di misure di attuazione, come ad esempio la
definizione di un identificativo univoco per i prodotti medicinali, la
consultazione degli Stati Membri sui contenuti della legge (da concludersi
entro la fine del 2014), l’approvazione delle linee guida GMP per i principi
attivi (entro agosto 2014), la definizione e l’adozione prima dell’estate di un
logo comune europeo per identificare le farmacie online.
Anche alle sperimentazioni cliniche è stato dedicato un
focus specifico: la proposta di regolamento è stata adottata dalla Commissione
Europea nel luglio del 2012 e il Consiglio e il Parlamento europeo hanno
raggiunto un accordo politico nel dicembre del 2013. Il voto in plenaria del
Parlamento europeo si svolgerà il 3 aprile 2014 e seguirà la votazione formale
del Consiglio. Una volta adottato formalmente, il regolamento sarà pubblicato
prevedibilmente nel mese di giugno 2014 e sarà applicabile non prima di due
anni dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, fermo restando che la
sua applicazione è legata alla piena funzionalità del Database e del Portale
dei Clinical Trials, sviluppato dall’Agenzia Europea dei Medicinali.
L’EMA, insieme all’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) e all’European
Food Safety Authority (EFSA),
sta preparando una relazione congiunta sull’analisi del rapporto tra il consumo
di agenti antimicrobici e la comparsa di antibiotico-resistenza. Gli
antibiotici sono un’arma fondamentale nella lotta contro diversi tipi di
infezione, per questo lo sviluppo di resistenze da parte dei batteri, che li
rendono inefficaci, viene considerata uno dei problemi di salute pubblica più
importanti dei prossimi decenni.
Lo scorso 11 dicembre la Commissione Europea ha
organizzato una conferenza
sull’antibiotico-resistenza e lo stato dell’arte del piano d’azione nel settore
umano e veterinario, cui hanno partecipato oltre 180 persone,
tra cui rappresentanti della World
Health Organization (WHO),
della Food
and Agriculture Organization (FAO)
e dellaWorld Organisation for Animal Health (OIE), per discutere sulle sfide
future e le misure previste per ridurre la minaccia crescente di antimicrobial resistance.
Per quanto riguarda l’attuazione della legislazione
relativa ai diritti dei pazienti nella sanità transfrontaliera, è stata
ricordata l’importanza dei meeting internazionali tra gli attori dell’Health
Technology Assessment Network, cui è regolarmente invitata
l’Agenzia Europea dei Medicinali, anche coinvolta nel Seed Consortium (Shaping European Early Dialogues Consortium),
istituito proprio per favorire il dialogo e il confronto tra coloro che si
occupano della valutazione delle tecnologie sanitarie (Health
Technology Assessors) e coloro che si occupano dello sviluppo di
farmaci e dispositivi medici (Health Technology Developers). Il
prossimo appuntamento è previsto per il 7 aprile e sarà dedicato alla
discussione della prima bozza del documento strategico “Fondi a lungo termine
per la cooperazione europea in HTA” (da adottare nell’ottobre del 2014), del
valore del Life
cycle approach nelle
tecnologie sanitarie, dell’importanza delle sinergie tra gli enti regolatori e
della possibilità di affidarsi alle Agenzie europee per garantire la
sostenibilità finanziaria della cooperazione in materia di HTA. è in corso,
inoltre, una cooperazione scientifica tra l’Agenzia Europea dei Medicinali e l’European Network for Health Technology
Assessment (EUnetHTA),
il cui prossimo meeting è previsto per maggio 2014.
è stato infine affrontato il tema della condivisione dei
dati clinici dei pazienti e dell’ePrescription, con particolare attenzione
alla valutazione in corso del recepimento della direttiva 2012/52/EU sulle
misure volte a facilitare il riconoscimento delle prescrizioni mediche
rilasciate in un altro Stato Membro.
Consulta la presentazione del Dott. Andrzej Rys della Commissione Europea
Fonte: aifa
02.04.2014