Droghe, UNGASS 2016: Diplomazia o
negazionismo?
Documento di quasi 200 ong internazionali: i
leader mondiali si stanno dirigendo verso un monumentale fallimento
nell'affrontare il problema globale della droga al prossimo vertice ONU.
Scarica il documento
Quasi 200 gruppi e organizzazioni della società civile
provenienti da tutto il mondo hanno rilasciato oggi una dichiarazione che
condanna i governi che si preparano per il vertice di UNGASS 2016 (il vertice
delle Nazioni Unite sulla questione droghe previsto il mese prossimo) per non
aver ancora riconosciuto le conseguenze devastanti delle politiche sulle droghe
punitive e repressive.
Il documento,
promosso dall'International Drug Policy Consortium (IDPC) e sottoscritto in
Italia da Associazione Antigone Onlus, Associazione Insieme Onlus, Associazione
La Società della Ragione ONLUS, Associazione Luca Coscioni, CGIL Nazionale,
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA), Forum Droghe, ITARDD
(Rete italiana per la Riduzione del Danno), L' Isola di Arran, Lega Italiana
Lotta Aids (LILA), Legacoopsociali, Presidenza onoraria del Gruppo Abele,
Radicali Italiani è stato diffuso oggi dal sito di IDPC ed è disponibile on
line nello speciale UNGASS 2016 di fuoriluogo.it.
ùNel mese di
aprile 2016 infatti, i leader mondiali si riuniranno a New York per decidere
sul futuro della politica sulle droghe globale, in occasione della prima
Assemblea Generale delle Nazioni Unite Sessione Speciale (UNGASS 2016) [1] sul
tema in due decenni. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha
chiesto che questo incontro sia caratterizzato da un "dibattito ampio e
aperto che consideri tutte le opzioni". Ma, come i lavori preparatori
stanno dimostrando, anche con la riunione annuale della Commissione sulle
sostanze stupefacenti, questa settimana a Vienna, sta diventando chiaro che
l'occasione di ripensare alla "Guerra alla droga", quella che capita
"una volta in una generazione", sta per essere sprecata.
"La
comunità globale ha riposto grandi speranze in questa importante occasione per
un ripensamento su come controllare la droga, ma negando la realtà dei fatti e
non riuscendo ad ammettere che un nuovo approccio è necessario, i governi
stanno rischiando di sperperare questo raro momento ", avverte Ann
Fordham, direttore esecutivo dell'International Drug Policy Consortium.
"C'è ancora tempo per salvare il processo prima del vertice finale a New
York il mese prossimo, ma i governi devono essere onesti circa le sfide e
consentire nuove riflessioni e nuove idee".
"Questo
è un problema urgente. Incentrare su interventi di polizia e azioni militari le
politiche volte a combattere il traffico di droga ha avuto un impatto durissimo
molte comunità, raggiungendo livelli di violenza in alcuni casi equivalenti a
una guerra civile", ha detto Luciana Pol, Responsabile per la politica
sulla sicurezza e sui diritti umani presso il Centro de Estudios Legales y
Sociales (CELS). "Questa sessione di UNGASS 2016 non può ripetere le
stesse vecchie formule. Questo è il momento per il sistema delle Nazioni Unite
di mostrare il suo solido impegno per la pace, i diritti umani e la salute
pubblica ".
Purtroppo le
notizie che arrivano da Vienna non sono confortanti - aggiunge Maria Stagnitta,
Presidente di Forum Droghe - ed insieme a quasi 200 associazioni abbiamo
sottoscritto il documento che pubblichiamo sul nostro sito www.fuoriluogo.it. Riteniamo che la
prospettiva che le trattative si concludano anzitempo con un accordo preso
nella sede di Vienna sia assolutamente da rifiutare: chiediamo con froza che
lItalia faccia quanto in suo potere per scongiurare questa evenienza. La sede
della discussione finale deve rimanere lassemblea generale dove tutti i paesi
possono esprimere la propria opinione alla pari. UNGASS 2016 è stata convocata
per rimarcare lincapacità che le convenzioni internazionali ad affrontare le
questioni relative alla droga, e solo l'Assemblea ha la possibilità di
garantire quel dibattito ampio e aperto necessario per un deciso cambio di
passo."
"Va
segnalata una piccola luce nel buio di questa trattativa per quel che riguarda
il percorso italiano verso UNGASS 2016. Nonostante perduri una incredibile
assenza di guida politica del Governo sul tema droghe - commenta invece
Leonardo Fiorentini, Direttore di Fuoriluogo, il sito italiano sulle politiche
sulle droghe edito da Forum Droghe che segue da vicino il processo di UNGASS
2016 [2] - il Dipartimento antidroga ha saputo interloquire positivamente con
le ong italiane che da tempo chiedevano un confronto su UNGASS. L'incontro del
4 marzo scorso è stato un esempio più unico che raro in Europa (ci risulta che
solo la Norvegia abbia fatto altrettanto) di ascolto da parte di Governo e
Amministrazioni centrali delle istanze della società civile. Ci auguriamo che
questo spirito possa portare ad una posizione propositiva e aperta al confronto
da parte della delegazione italiana, sia in occasione della riunione della CND
di questa settimana che nell'ormai prossimo appuntamento di New York".
Il documento
della società civile dal titolo "Diplomazia o negazionismo?",
condanna i preparativi condotti finora, mettendo in evidenza i seguenti
problemi:
La mancanza
di progressi compiuti dalle politiche di droga nel corso degli ultimi 50 anni
non è ancora stata riconosciuta con onestà. L'ultima UNGASS sulle droghe nel
1998, si è svolta sotto lo slogan "Un mondo libero dalla droga: possiamo
farlo!," ancora quasi venti anni più tardi, le droghe sono ampiamente
disponibili e accessibili più che mai, il mercato della droga è dinamico e
diversificato, e le organizzazioni criminali sono sempre più innovative e
potenti.
Le prove schiaccianti
delle conseguenze devastanti delle politiche punitive e repressive sulle droghe
non sono state finora considerate nei negoziati delle Nazioni Unite fino ad
oggi. Queste vanno dalle violazioni sistematiche dei diritti umani commesse in
nome del controllo delle droghe all'esacerbazione delle infezioni da HIV ed
epatite C a causa della trasmissione tra le persone che si iniettano droghe
sino alla catastroficamente scarsa disponibilità di farmaci come la morfina per
alleviare il dolore. Ed ancora dalla violenza e la corruzione perpetuate dalla
diffusione dei mercati della droga criminali, alla distruzione dei mezzi di
sussistenza degli agricoltori a causa dell'eradicazione forzata delle colture
sino al continuo uso della pena di morte per reati di droga. Senza contare i
miliardi di dollari di denaro pubblico sprecato per far rispettare norme che,
semplicemente, non funzionano.
I governi
nazionali e le Nazioni Unite non sono riusciti a garantire un processo
preparatorio inclusivo e trasparente [3] verso UNGASS 2016, e invece gli
interessi acquisiti e un piccolo gruppo di stati membri conservatori hanno
dominato i negoziati. Le proposte per smuovere lo status quo, anche lanciate
dagli Stati membri e da molte agenzie delle Nazioni Unite, sono state emarginate
e il dissenso soffocato.
UNGASS 2016
doveva essere destinata ad essere una valutazione onesta e attesa da tempo di
ciò che sta funzionando e non funzionando rispetto alle politiche globali sulle
droghe. I governi saranno riuniti questa settimana a Vienna, per continuare i
loro lunghi negoziati sul documento finale di UNGASS 2016 [4]. Fino ad oggi,
questi negoziati sono stati non-inclusivi e non trasparenti, e la bozza di
documento attualmente in discussione ignora le raccomandazioni cruciali e gli
input provenute in questi mesi da un considerevole numero di governi, agenzie
delle Nazioni Unite, accademici e organizzazioni della società civile.
******
Note per i media:
[1] UNGASS 2016, la sessione
generale straordinaria sul problema mondiale della droga si svolgerà a New York
dal 19 al 21 aprile. In origine era stata richiesta da Colombia, Messico
e Guatemala nel 2012. A quel tempo, questi governi hanno ritenuto che fosse
necessario un dibattito urgente sulla politica delle droghe. Hanno infatti dichiarato
in occasione dell'Assemblea Generale il 1° ottobre 2012: "la revisione
dell'approccio in materia di droga gestito finora dalla comunità internazionale
non può più essere rinviata", e l'ONU deve necessariamente esercitare la
sua leadership per "condurre una revisione approfondita ed una analisi di
tutte le opzioni disponibili, tra cui misure di regolamentazione o di libero
mercato, al fine di stabilire un nuovo paradigma che impedisca il flusso di
risorse economiche attuale verso gruppi di criminalità organizzata". E'
così stato convocato un incontro internazionale "in grado di prendere le
decisioni necessarie per aumentare l'efficacia delle strategie e degli
strumenti con cui la comunità globale affronta il problema delle droghe e delle
loro conseguenze". Declaracíon Conjunta, New York, 1 ottobre 2012. http://mision.sre.gob.mx/onu/images/dec_con_drogas_esp.pdf
[2] Lo speciale di fuoriluogo.it su UNGASS 2016 http://ungass2016.fuoriluogo.it
[3] Tutte le riunioni preparatorie hanno avuto luogo a Vienna, dove circa 70
Stati membri dell'ONU non hanno alcuna rappresentanza. Questo li ha di fatto
esclusi dal processo. Non c'è stato alcuna volontà di rimediare a questa
stortura tenendo negoziati preparatori supplementari presso le Nazioni
Unite a New York.
[4] Negli ultimi sei mesi, i governi si sono riuniti a Vienna per negoziare
bozze successive del documento finale UNGASS 2016.
FONTE: FUORILUOGO