La promozione della
vaccinazione negli operatori sanitari: il progetto HProImmune e iltoolkit di comunicazione
Valeria Alfonsi, Maria Cristina Rota – reparto Epidemiologia delle
malattie infettive, Cnesps-Iss
L’immunizzazione attiva del personale sanitario rappresenta
uno degli interventi più sicuri ed efficaci per il controllo delle infezioni
nosocomiali e comporta benefici per effetto diretto sui soggetti vaccinati, e
in modo indiretto, riducendo la circolazione di patogeni e inducendo la
protezione di soggetti non vaccinati (herd immunity).
Riveste quindi un ruolo non soltanto nella protezione del singolo operatore, ma
anche nella garanzia e tutela dei pazienti, soprattutto quelli più fragili ed
ad alto rischio. Inoltre, permette il mantenimento di un sistema sanitario
funzionante in momenti di crisi.
Nonostante
la disponibilità di vaccini e la loro dimostrata efficacia nella riduzione
dell’incidenza di malattia e dell’assenteismo lavorativo, la loro accettazione
da parte delle popolazioni target continua a rappresentare un elemento di criticità
e la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari risulta generalmente bassa.
Recenti epidemie di morbillo e di altre malattie prevenibili da vaccino che
hanno interessato anche gli operatori sanitari e l’esperienza maturata in
occasione della pandemia influenzale del 2009, hanno dimostrato che le
coperture vaccinali sono ancora insufficienti in questa categoria di soggetti a
rischio. Questo, nonostante l’accesso facilitato alle vaccinazioni e la
disponibilità (almeno teorica) di maggiori strumenti rispetto alla popolazione
generale per comprendere l’importanza della vaccinazione.
Per
rispondere alla necessità di promuovere la vaccinazione tra gli operatori
sanitari, l’Istituto superiore di sanità ha preso parte a un progetto europeo
intitolato “HproImmune - Promozione dell’immunizzazione degli operatori
sanitari in Europa” della durata di tre anni, coordinato dall’Istituto di
Medicina preventiva, salute ambientale e occupazionale di Atene, Prolepsis. Il
progetto, iniziato il 1 settembre 2011, è co-finanziato dal Programma di sanità
pubblica della Dg Sanco 2008-2013. Il consorzio HProImmune comprende dieci
partner associati provenienti da sette Paesi europei: Grecia, Romania,
Germania, Polonia, Lituania, Cipro e l’Italia con l’Istituto superiore di
sanità; e due partner collaborativi europei (l’Agenzia per la promozione della
salute britannica - Public Health England, Phe; il Centro europeo per
l’ambiente e la salute dell’Organizzazione mondiale della sanità - WHO European
Centre for Environment and Health, Eceh, di Bonn).
Poiché
il successo di un programma vaccinale dipende dalla compliance del target e dalle coperture vaccinali
che si riescono a raggiungere, l’obiettivo principale del progetto è stato
quello di promuovere un corretto atteggiamento verso la pratica vaccinale,
permettendo l’acquisizione di una maggiore consapevolezza del problema fra il
personale sanitario, attraverso la messa a punto e la somministrazione – fra
gli operatori sanitari che operano in diversi ambiti – di uno strumento di
comunicazione ad
hoc (toolkit).
Per
aumentare la consapevolezza degli operatori sanitari sulle principali malattie
prevenibili da vaccino e diffondere l’utilizzo del toolkit messo a punto
nell’ambito del progetto HProImmune, il 20 giugno 2014 si è svolto all’Iss un
workshop dedicato a questo tema che ha visto la partecipazione di diversi
professionisti di livello internazionale, nazionale e locale.
Il toolkit HProImmune
Il toolkit è stato costruito alla luce di una
revisione sistematica delle esperienze disponibili in letteratura e
l’identificazione di informazioni sulle politiche e strategie vaccinali
adottate dai diversi Paesi europei, l’analisi di dati di copertura vaccinale,
specifici programmi di intervento, best
practice, linee guida e raccomandazioni, sul tema della
vaccinazione del personale sanitario. Inoltre, poiché diversi fattori
condizionano le coperture vaccinali tra gli operatori sanitari e intervengono
nel processo decisionale, gli effettivi determinanti di vaccinazione sono stati
analizzati attraverso focus
group e con
un’indagine on line. I risultati di questi studi hanno contribuito alla messa a
punto di questo strumento di comunicazione.
Lo scopo del toolkit è quello di fornire agli operatori
sanitari – sia a quelli direttamente coinvolti nella cura e nella gestione del
paziente, sia ai decisori delle strategie vaccinali (quali i direttori sanitari
e gli amministratori delle strutture ospedaliere ed ambulatoriali) –
informazioni, strumenti e risorse utili per la promozione della vaccinazione.
Il toolkit offre informazioni aggiornate sulle
malattie prevenibili da vaccino e altro materiale che può essere utilizzato, in
tutte le strutture sanitarie, per programmi di progettazione, sviluppo,
valutazione e miglioramento dei programmi di immunizzazione.
Il toolkit è costituito da:
- per
i 5 vaccini prioritari (Varicella, Mpr (morbillo-parotite, rosolia),
Influenza, Epatite B, Dtp)
- per
influenza
- risorse
per il web (un’animazione, swf 1,2 Mb, banner, jpg 24 kb)
- materiale
per la direzione sanitaria
Scarica anche il testo del Piano nazionale prevenzione vaccinale 2012-2014 (pdf 392 kb) e una bibliografia utile di riferimento sul tema (pdf 357 kb).
La combinazione di interventi di tipo educazionale e promozionale
e un approccio su più fronti sono i modi più efficaci per aumentare il tasso di
adesione alla vaccinazione negli operatori sanitari e per garantire il successo
di future campagne di vaccinazione. Tra i principali interventi di provata
efficacia in ambiente ospedaliero ricordiamo: la disponibilità e gratuità del
vaccino in ospedale e la presenza di personale dedicato all’organizzazione del
servizio vaccinale, la promozione della vaccinazione tra pari, l’utilizzo di
incentivi o disincentivi economici, di certificati attestanti un eventuale
rifiuto.
Il
tema dell’obbligatorietà per questa categoria professionale è al momento
ampiamente dibattuto ma ancora controverso.
Fonte: EPICENTRO