La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani: riconoscere, proteggere, intervenire

 La violenza alle donne, ai minori e agli anziani rappresenta un fenomeno sociale universale di grandissima ricaduta da un punto di vista sanitario che vede tutti i professionisti della salute chiamati ad affrontare problematiche estremamente complesse. Il primo passo del professionista della salute, che si trova in un posizione privilegiata per individuare le vittime di violenza, è quello di sviluppare procedure e modelli organizzativi che permettano di “andare verso le vittime”. Ne deriva che l’approccio non possa che essere multidisciplinare, richiedendo l’integrazione di conoscenze cliniche, psicologiche, sociali, medico-legali, e di alter scienze bio-mediche ancora.

Durante i primi anni di vita di un bambino, in cui si verificano i casi più gravi di abuso, il medico potrebbe essere l’unico professionista che ha l’opportunità di vedere il minore e le competenze per una corretta formulazione diagnostica. Anche per la donna adulta il ricorso alle cure in ambito ospedaliero può rappresentare il punto di inizio per un’uscita dalla spirale di violenza a cui è costretta. Numerose sono state le iniziative formative sul tema promosse dall’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e dall’Università Politecnica delle Marche al fine di migliorare le conoscenze e le procedure operative per garantire interventi assistenziali adeguati.

Il Convegno Regionale “La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani: riconoscere, proteggere, intervenire”, IV edizione, si inserisce in questo filone formativo, promuovendo il confronto con altre realtà ospedaliere italiane 

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